lunedì 13 ottobre 2025

Cimice asiatica, torna l’allarme anche in Emilia-Romagna

 Mammi: “Nel 2025 peggioramento dopo due anni di tregua. Dieci milioni già stanziati per indennizzi. In corso ricerche internazionali”



Dopo un biennio di relativa tregua, torna a crescere in Emilia-Romagna l’allarme per la cimice asiatica (Halyomorpha halys), l’insetto infestante originario dell’Asia orientale che negli ultimi anni ha causato gravi danni alle colture frutticole e orticole del Nord Italia.

Solo nella nostra regione sono stati stanziati oltre 10 milioni di euro in ristori e indennizzi per gli agricoltori colpiti. Nel 2025, dopo due anni di miglioramento, la situazione è tornata a peggiorare e per questo stiamo portando avanti nuove ricerche, anche in collaborazione con istituti scientifici degli Stati Uniti, per individuare soluzioni efficaci e durature”, ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, rispondendo in Assemblea legislativa a un’interrogazione presentata dalla consigliera di Fratelli d’Italia Annalisa Arletti.

Secondo Mammi, “l’Emilia-Romagna si trova oggi in una condizione analoga a quella di altre regioni del Nord, come il Veneto e la Lombardia”, dove l’insetto ha ripreso a diffondersi in seguito a condizioni climatiche favorevoli e alla riduzione dell’efficacia dei sistemi di contenimento biologico.

L’assessore ha ricordato che la Regione è impegnata su più fronti: dal monitoraggio delle popolazioni di cimice asiatica alla diffusione del parassitoide “vespa samurai” (Trissolcus japonicus), introdotto in via sperimentale negli anni scorsi per limitare la riproduzione dell’insetto. Parallelamente, prosegue il confronto con le organizzazioni agricole per valutare ulteriori misure di sostegno economico alle imprese danneggiate.

L’obiettivo, ha concluso Mammi, “è tutelare il reddito degli agricoltori e la qualità delle nostre produzioni, garantendo al contempo un approccio sostenibile nella lotta agli insetti infestanti”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nella mia zona di Marzabotto / Grizzana non mi sembra che ci sia stato negli ultimi due anni trascorsi, un rallentamento nella proliferazione di questi insetti.