di Reberto Giusti
È
stata inaugurata sabato 11 ottobre 2025, a Vergato, l’installazione “Semi di Memoria e Pace”, opera dell’artista Chiara Fusco, realizzata in occasione
dell’apertura del nuovo Centro Documentale
Gotica 64. Una scultura che intreccia arte, memoria e impegno civile,
trasformando il ricordo in un messaggio vivo, rivolto al presente e alle
generazioni future.
L’opera nasce dal desiderio di restituire alla memoria una funzione attiva, capace di generare consapevolezza, dialogo e pace. Non un semplice sguardo al passato, ma un atto di responsabilità collettiva che invita a far germogliare nuove forme di coscienza. “In un tempo in cui l’eccesso di informazioni rischia di indebolire le emozioni”, spiega l’artista, “l’arte deve tornare a scuotere, a far riflettere, a creare legami autentici tra le persone e la storia”.
Il simbolo del soffione
Cuore visivo e concettuale
dell’installazione è il soffione,
il fiore della Barba di Becco: fragile
nell’aspetto, ma tenace nella sua natura. Nella scultura, che raggiunge
un’altezza di circa quattro metri, la grande sfera del soffione è composta da
pappi senza semi visibili, come una costellazione di “paracadute” pronti a
librarsi nell’aria. Un’immagine che richiama la memoria come energia viva:
leggera ma resistente, capace di diffondersi e attecchire altrove, generando
nuovi significati.
La figura umana: la memoria che
cresce
Al centro della composizione si trova
una bambina di circa nove anni,
scolpita in bronzo e corten, alta poco più di un metro e trenta. Con un gesto
semplice e dolce, scuote il soffione, liberando idealmente i semi della
memoria. Il suo sorriso limpido e spontaneo incarna l’idea della pace come atto
di fiducia e speranza: un invito a guardare avanti, a custodire il passato
senza restarne prigionieri.
Un ponte tra storia e futuro
“Semi di Memoria
e Pace” dialoga con
l’identità del Centro Documentale Gotica
64, nato per custodire la memoria del territorio e delle vicende legate
alla Linea Gotica, ma anche per rinnovarla attraverso lo sguardo delle nuove
generazioni. L’opera di Fusco diventa così un ponte tra storia e futuro, tra dolore e rinascita.
Non celebra soltanto il ricordo, ma lo trasforma in consapevolezza e impegno: ogni
“seme” è simbolo di una memoria che continua a germogliare, a parlare, a
generare futuro.
Nel messaggio diffuso
dall’Amministrazione comunale di Vergato si legge:
“Desideriamo rivolgere un sentito
ringraziamento a Chiara Fusco per la sensibilità artistica, la visione profonda
e la capacità di tradurre in forma simbolica il legame tra memoria, pace e
comunità. La sua opera resterà un patrimonio condiviso, un segno duraturo di
riflessione e speranza”.
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