La Camera di Commercio Bologna informa:
Nel 2024 le imprese bolognesi hanno
previsto 111.900 entrate di lavoratori, il 3% in meno dello scorso
anno (erano 115.550) ed il 7% in più del 2022 (110.910)
Su 100 imprese, 67 hanno avuto in programma la ricerca di nuovo personale.
I settori di attività
Le entrate previste si concentreranno per il
75% nei servizi (83.790) e solo il 25% nell’industria (28.110).
I settori che hanno previsto più entrate sono gli stessi dello scorso anno e
sono tutti nel terziario:
Turismo: 21.380
Commercio: 17.710
Altri Servizi: 10.240
Le principali caratteristiche
Il 52% delle entrate programmate è stato
considerato di difficile reperimento. Nel 2023 questa quota era al 51%. La
motivazione principalmente indicata dalle imprese è la “mancanza di candidati”
per il 36% delle entrate, seguita dalla “preparazione inadeguata” con il 13%.
Le difficoltà di reperimento sono più frequenti nei
settori del turismo (62% del totale), delle costruzioni (61%)
e della metallurgia (61%).
Al contrario, le assunzioni risultano più agevoli nell’industria della carta e stampa (31%) e nel commercio (39%).
Al 24% dei nuovi assunti è stata
richiesta un'esperienza nella professione (21% in Italia), mentre al 40% un'esperienza
nel settore in cui opera l'azienda (43% in Italia).
La frequenza con cui le imprese richiedono una precedente esperienza specifica varia però in misura significativa da settore a settore, con un massimo dell’81% nell’informatica e telecomunicazioni e negli altri servizi.
Le opportunità per i giovani hanno riguardato fino al 31% delle entrate previste nel 2024 nella provincia di Bologna (come lo scorso anno): i settori che richiedono più giovani sono il turismo (circa 9.300 entrate) ed il commercio (circa 6.600).
Le entrate previste per le donne sono il 19% (in leggero aumento rispetto al 2023) e sono in particolare nelle industrie tessili (60%) e nelle industrie alimentari (29%).
In provincia, le entrate previste di lavoratori non europei si attestano al 21% del totale, lo stesso dell'anno precedente.
Per quanto riguarda le competenze "trasversali" (non specifiche della professione), quelle che le imprese bolognesi considerano più importanti quando assumono personale sono la flessibilità ed adattamento e la capacità di lavorare in gruppo, indicate come “molto importanti” per oltre la metà delle assunzioni programmate.
Le imprese che nel 2024 hanno effettuato o intendono
effettuare attività di formazione mediante corsi specifici per il
personale dipendente sono state il 33% (Italia: 28%), quelle che nel
2023 hanno ospitato tirocini il 15% (Italia: 13%).
Le professioni
Il livello di professionalità del
personale in ingresso ricercato dalle imprese bolognesi è stato:
22% high skill, cioè dirigenti, specialisti e
tecnici, (24.890 unità);
38% medium skills, impiegati e professioni
qualificate in commercio e servizi (42.720);
40% low skills, operai, conduttori e non qualificati
(44.300).
Professioni più richieste:
esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione
(16.540 unità),
personale non qualificato nei servizi di pulizia
(10.010)
addetti alle vendite (9.980).
Le imprese segnalano però per gli esercenti ed
addetti nelle attività di ristorazione una difficoltà di reperimento
superiore alla media (67%), mentre gli addetti alla vendita sono più
“facili” da trovare (28%).
Tra tutte le altre professioni, si rilevano le
difficoltà di reperimento più alte per tre figure di cui due sono high skill:
Attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del
legno (88%)
Analisti e specialisti nella progettazione di
applicazioni (84%)
Specialisti di reti e di database (81%).
I titoli di studio
I laureati, chi ha scelto l’istruzione tecnica
superiore e i diplomati nel loro insieme detengono circa il 47%
delle entrate programmate nella provincia per il 2024.
Il 16% riguarderanno laureati (17.660
unità): di questi circa un terzo con una laurea
ad indirizzo economico (5.770).
Solo il 2% delle entrate sarà personale
con un’istruzione tecnica superiore (ITS Academy) (1.870 unità), più della
metà nei due indirizzi “Meccatronica” e “Tecnologie della informazione, della
comunicazione e dei dati”.
Il 30% sarà rivolto
a diplomati della scuola secondaria superiore (33.130 unità), in
particolare 10.980 per quelli che hanno scelto un indirizzo
amministrazione, finanza e marketing.
Le assunzioni di persone in possesso
di qualifica di formazione o diploma professionale si sono attestate
al 35% (39.150 unità) e gli indirizzi più richiesti
sono ristorazione (7.910) e logistica (6.580).
Il restante 18% è stato rivolto a figure
alle quali non è stata richiesta una formazione scolastica
specifica (20.090 unità).
I contratti
Il 79% dei contratti proposti riguardano i
lavoratori dipendenti, di cui il 49% a tempo determinato e
il 20% a tempo indeterminato.
Il 21% invece è per lavoratori non
alle dipendenze, in particolare
il 14% in somministrazione ed
il 7% per collaboratori.
Le previsioni occupazionali delle imprese bolognesi
sono rilevate dal sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere in
collaborazione con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.
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