sabato 3 luglio 2021

Covid: da Modena esame che può predire evoluzione malattia

Studio su Scientific Reports, focus su infiammazione da virus

È stato studiato a Modena un nuovo esame di laboratorio che, secondo i ricercatori, può predire l'evoluzione della sindrome Covid-19 causata dal coronavirus e in particolare dello stato di iper-infiammazione - la cosiddetta tempesta di citochine'- che la caratterizza. Lo studio, frutto della collaborazione di Azienda Usl di Modena, Azienda ospedaliero universitaria di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia, è pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

    L'esame - chiamato Mdw (Monocyte Distribution Width) - si basa sull'analisi della morfologia dei monociti, cioè di una specifica popolazione di cellule presenti nel sangue. Per la prima volta, affermano i ricercatori, lo studio ha dimostrato come il valore dell'Mdw nei pazienti Covid-19 seguiti durante il ricovero in reparti di terapia intensiva e subintensiva, sia correlato significativamente con la gravità e l'andamento clinico della malattia.
    "Quando c'è uno stimolo prodotto dell'attivazione del sistema immunitario, come nel caso di infezioni sia batteriche che virali, si modifica la morfologia dei monociti - spiega Tommaso Trenti, direttore del dipartimento Medicina di laboratorio dell'Ausl - Con le nuove apparecchiature a disposizione siamo in grado di misurare in laboratorio l'entità di queste alterazioni cellulari. Nel lavoro pubblicato si è descritto per la prima volta il significato biologico e il ruolo prognostico di questo nuovo parametro ematologico chiamato appunto Mdw nel monitoraggio di pazienti Covid-19 ospedalizzati, utilizzato come innovativo biomarcatore utile per la diagnosi precoce di sepsi virale, ovvero di grave infezione".
    L'esame, affermano gli scienziati, sarà presto inserito nella routine clinica dei laboratori di tutta l'area modenese di Aou e Ausl. (ANSA).

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