In 24 ore 266 nuovi casi, 63 dei quali in provincia di Rimini
In Emilia-Romagna non si registrano decessi da una settimana e prosegue il
calo dei ricoverati, ma i contagi al Coronavirus sono in rialzo: nelle ultime
24 ore ne sono stati individuati 266 sulla base di 13.203 tamponi: per trovare
un dato simile bisogna risalire a maggio.
Continua a preoccupare, in particolare, la provincia di
Rimini che è di gran lunga quella con il maggior numero di contagi, 63.
Dei nuovi contagiati 69 sono asintomatici e l'età media è
ancora al di sotto dei 30 anni. I casi attivi sono 2.706. In terapia intensiva
ci sono 13 pazienti (uno in meno di ieri), mentre negli altri reparti Covid ci
sono 141 ricoverati (-4).
La campagna vaccinale prosegue con oltre 4,5 milioni di dosi
somministrate. Si avvicina il traguardo dei due milioni di persone che hanno
completato il ciclo. (ANSA).
3 commenti:
E' consolante sapere che, nonostante i positivi, calano i ricoveri: significa che la gente ha cominciato a capire che il covid si cura con terapie opportune A CASA (!) non lascia strascichi e, anzi, una volta facilmente guariti , l'organismo comincia a produrre gli anticorpi, e pertanto non occorre più quel famigerato siero genico sperimentale che osano chiamare vaccino ! Certamente Fabbriani mi censura questo commento perchè non è in linea con il mainstream di sottomissione.
Primo: bisogna aspettare prima di dire che i ricoveri calano, perché non è che i contagiati finiscono in ospedale il giorno stesso in cui gli fanno il tampone. Secondo: il vaccino lo abbiamo già avuto in 20 milioni di persone e i casi di reazioni gravi si contano sulle dita di una mano. Se tu sei un coniglio, non fartelo, ma non raccontarci che chi lo fa è un sottomesso. Noi siamo persone che oltre alla propria salute, teniamo anche a quella degli altri e soprattutto a che L'Italia riparta. Tu sei semplicemente un povero coniglio...
E' deprimente leggere che c'è chi ancora ritiene che il COVID sia una semplice influenza curabile con aspirina. Evidentemente le morti sono state frutto di una complotto mediatico delle lobby farmaceutiche. Povero paese.
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