di Marco Leoni
S. AGOSTINO : e il problema del male
( lezione di Matteo Saudino , fantastico prof. di filosofia )
Seconda parte
Nella prima parte abbiamo introdotto il concetto di Male come assenza di bene, secondo Agostino, e dicemmo che egli distingue tre tipi di mali:
Primo MALE METAFISICO, secondo MALE FISICO, terzo
MALE MORALE.
Il primo, il MALE METAFISICO è il male di cui tutti noi soffriamo: non deve essere una scusa per arrivare impreparati a scuola (scusi non ho studiato ma ho un male metafisico), non è solo una battuta da giocarsi nei casi di impreparazione all’interrogazione , in realtà è il male da cui derivano tutti gli altri mali , cioè è l’assenza da cui derivano tutte le altre assenze .
Cosa intende Agostino per male metafisico ?
E’ la carenza originaria : Dio è l’essere che è , è l’essere pienezza,è l’essere di abbondanza di essere. Richiamo all’uno di Plotino , che crea , crea il mondo e crea l’uomo. L’uomo però non possiede la stessa ‘presenza di essere’ di Dio , dunque è una sostanza carente di essere. Dio è l’essere perfetto e dunque è abbondanza di essere , pienezza di essere. L’uomo è creatura, non è creatore. Dunque la creatura possiede meno essere del creatore , cioè della sostanza che lo ha creato. La sostanza Dio è la sostanza perfetta, e qua recuperiamo Aristotele , cioè la sostanza prima. E’ la sostanza prima che crea delle sostanze derivate che non possiedono la stessa essenza di Essere del creatore, pertanto noi siamo strutturalmente, geneticamente sostanze buone con la carenza di bene e la possibilità del male: il male è una possibilità , BELLISSIMO .
Ma se il male è una possibilità vuol dire che noi abbiamo la possibilità del bene e la possibilità del male e dunque quando facciamo il male non dobbiamo cercare in altri la responsabilità perché il male era nelle nostre possibilità e l’abbiamo fatto, il bene era nelle nostre possibilità e non l’abbiamo fatto. Così invece quando facciamo il bene perchè era nelle nostre possibilità , perché Dio ci crea come possibilità di bene e possibilità anche di male. E qua recuperate Platone, l’ultimo Platone del partito dei generi sommi: l’essere è possibilità , l’essere è differenza , è unità.
L’essere dunque come possibilità e noi esseri derivati abbiamo la possibilità.
Chi non ha la possibilità ? Dio, perché in Lui libertà e necessità coincidono, perché Dio fa sempre ciò che è bene , Dio non ha di fronte a sé il bivio o possibilità esistenziali; in Dio, di fronte a Dio si apre un’unica via che è la via del bene, dunque Dio fa il bene perché non potrebbe che non fare il bene .
Dio è avvantaggiato , Dio rispetto a noi è in una posizione di forza: Dio tutto quello che fa lo fa bene perché non ha la possibilità del male perché è perfezione e sovrabbondanza di Essere , Dio è quasi il robot perfetto cioè Dio è programmato per fare il bene, si è autoprogrammato per fare il bene , Dio non può fare il male. Dunque il male è una possibilità che abbiamo noi uomini in quanto non perfetti.
E lo sapete in cosa consiste la non perfezione ?Qui Agostino è IMMENSO: è la LIBERTA’, è la libertà l’imperfezione. Noi essendo liberi siamo imperfetti perché la libertà è responsabilità , perché la libertà è POSSIBILTA’ DI FARE DELLE SCELTE e tutte le scelte non sono uguali: il governo che fa la guerra, il governo che stipula la pace, la persona che decide di compiere un omicidio non è una persona che decide invece di stare nella convivenza e nella legalità. Le scelte che facciamo sono figlie della libertà che abbiamo e la Libertà che abbiamo è tipica dell’uomo ed è il MALE METAFISICO che produce tutto ciò .
Poi ci sono altri due mali che sono figli di questo. Il primo male è il MALE FISICO : noi non siamo essenza pura eterna , noi siamo uomini, sostanza dentro un corpo, con un corpo , siamo uomini perché siamo corpo e anima, per Agostino, e l’anima per lui e per la filosofia cristiana è immortale, non come per Democrito che sosteneva che l’anima muore con il corpo. Noi siamo uomini e abbiamo un’anima e se l’uomo è anima più corpo, questo corpo è soggetto a dolori, subisce infortuni. Se noi fossimo Essenza perfetta non proveremmo dolori fisici, non avremmo la polmonite , l’influenza , la bronchite non ci romperemmo i tendini o le ginocchia , ma è la nostra corporeità a dare la possibilità del dolore fisico. Il male fisico deriva dal male Metafisico cioè da una carenza di essere , noi non siamo Essere Perfetto ma siamo un essere derivato carente di essere , siamo una carenza , una deficienza che può dunque avere il male fisico.
Terzo e ultimo male è ovviamente il male che ci riguarda e che più interessa Agostino e la filosofia cristiana che è IL MALE MORALE.
Da dove nasce il male morale ?
Deriva dal peccato originario, Agostino difenderà il peccato originario di Adamo, altri diranno ‘ è Adamo che ha peccato, perché con Adamo ha dovuto peccare tutta l’umanità?’
E Agostino difende il traducianesimo, cioè dal peccato di Adamo si è giunti al peccato di altri uomini, noi abbiamo ereditato il peccato di Adamo. Dunque difenderà in maniera forte questa teoria. Però, detto questo che il peccato deriva da Adamo, in cosa consiste questo peccato che da Adamo giunge a noi ?
Consiste nella LIBERTA’ CHE NOI ABBIAMO , è la libertà che Adamo ha consumato scegliendo di mangiare dall’ ALBERO DELLA SAPIENZA. L’uomo deve sapere ciò che è meglio che non sappia (perché prende la mela dall’albero della sapienza , sotto la tentazione della donna , di Eva) e questo ci porta che l’elemento centrale, quello che ci importa, è che Adamo è la LIBERTA’ di compiere una scelta o di compierne un’altra, avendo la libertà in quanto carente di essere. Se non fosse carente di essere, lui la mela non l’avrebbe mai mangiata perché avrebbe sempre saputo cosa era perfetto fare in quanto dai perfetti non possono che nascere azioni perfette .
Da ciò che è completo non può che derivare completezza , ma noi essendo imperfetti , incompleti, possiamo sempre commettere l’errore , lo sbaglio che sta dietro le scelte. Solo chi non sceglie non sbaglia: uno mi dice ho sbagliato scuola eh bè può succedere di sbagliare scuola non siete perfetti; ho sbagliato facoltà, può accadere , solo chi non sceglie non sbaglia.
Ma noi facciamo scelte perché siamo liberi. Dunque Dio ci ha donato la vita ma questa vita è fragile perché siamo imperfetti , fragili, perché siamo liberi. Noi siamo liberi e fragili .
NELLA FRAGILITA’ DELL’UOMO, NELLA LIBERTA’ DELL’UOMO
VI E’ LA BELLEZZA DELLA VITA.
Qui c’è un recupero forte di Platone nel Simposio : solo gli uomini possono commettere errori. Anche in amore. Gli Dei amano nessun altro se non sé stessi perché sono perfetti ma gli uomini nella loro imperfezione sono completi.
Dio era completo ma talmente completo che ha donato la vita , ma chi ha donato la vita non l’ha donata completa e perfetta ma carente di essere .
NELLA CARENZA DI ESSERE VI E’ LA NATURA DEL MALE ,
IL MALE ALTRO NON E’ CHE CARENZA E ASSENZA DI
ESSERE .
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