In primo piano Lorenza Miretti, seduto Mario Nanni. Dietro a sinistra Leonardo Santoli e a destra Nanni Menetti e Gabriele Lamberti |
Sarà inaugurata sabato prossimo, 29 giugno, alle 18, nella biblioteca
comunale “Mario Marri” di Monzuno la mostra “#4elementi” curata da Lorenza
Miretti e dedicata a quattro artisti fortemente legati a Monzuno, per
nascita (Nanni Menetti e Gabriele Lamberti) o per avervi
trascorso parte della loro vita (Mario Nanni e Leonardo Santoli).
La mostra, a cura di Comune di Monzuno, Fondazione Dozza Città d'Arte,
Comune di Oliveto Citra e con il patrocinio dell'Assemblea Legislativa della
Regione Emilia-Romagna, sarà visitabile dal 29 giugno al 28 luglio (martedì e
giovedì 9-12 e 15-18, sabato e domenica 10-12).
La mostra conclude un breve tour che ha portato le opere dapprima a Dozza
nel giugno 2018 e poi nel Comune di Oliveto Citra - in provincia di Salerno
- l’ottobre successivo, come spiega il vicesindaco di Monzuno Ermanno
Pavesi «Con questa mostra abbiamo collegato
Dozza, Oliveto Citra e Monzuno. I nostri quattro pittori hanno percorso un
ideale Giro d'Italia che ora li riporta nel loro paese natio. Per la nostra Amministrazione Comunale la cultura deve essere un motore di
sviluppo territoriale; le collaborazioni sono il punto di partenza per
costruire una rete a sostegno e promozione degli artisti e delle arti».
Nel catalogo che accompagna la mostra, la curatrice Lorenza Miretti spiega
che #4elementi nasce dalla confluenza delle ricerche di quattro artisti diversi
tra loro per età ed esperienze umane e artistiche, ma casualmente uniti da un
profondo legame con Monzuno, territorio dell’Appennino bolognese segnato dalla
presenza di numerosi artisti: Nino Bertocchi con la cognata Leo Colliva, Nino
Corrado Corazza, Giuseppe Gagliardi, Ferruccio Giacomelli, Mario Giovannetti,
Giacomo Manzù, Norma Mascellani, Ilario Rossi; poi, appunto, Mario Nanni, Nanni
Menetti, Gabriele Lamberti e Leonardo Santoli.
Mario Nanni è il decano ed il più longevo dei quattro
artisti che hanno preso parte a questo lungo progetto espositivo, essendo nato
nel 1922. Partigiano della Stella Rossa, insegnante presso il Liceo artistico e
l’Accademia di Bologna è un artista con alle spalle quasi settant’anni di
carriera che lo hanno visto presente in tutte le maggiori esposizioni d’arte.
La sua arte è in continuo bilico tra una dimensione ludica ed una drammatica,
tra una tensione tecnologica ed una materica.
Nanni Menetti è un personaggio duplice a partire
dall’identità: in arte Nanni Menetti, con il vero nome Luciano Nanni è stato un
saggista e noto professore di estetica all'Università di Bologna. Appare
profondamente attratto dalla dimensione immateriale di un particolare aspetto
del reale, quello della parola. Le sue esperienze infatti mostrano una profonda
unitarietà se considerate quali espressioni estreme delle multiformi
potenzialità della parola, da quella espressa dal significante a quella
veicolata dal significato, dal concetto mentale alla forma figurata.
Gabriele Lamberti insegna Anatomia Artistica all’Accademia
di Bologna: la sua creatività poggia su un copioso bagaglio letterario ed
artistico. La precisione descrittiva delle sue immagini emana un senso
d’ordinata sicurezza che l’artista però sconvolge con ‘atti di violenza’ tanto
inquietanti quanto gratuiti, anzi forse maggiormente stravolgenti perché
immotivati e attraversati da una sottile vena di ironia. Abitanti e oggetti
dell’infanzia e dei fumetti vengono distorti; tavole e pitture della storia
dell’arte antica sono violate dal Coniglio Nero che si sostituisce ad uno dei
personaggi del dipinto originale, ne stravolge il senso e ne alimenta l’effetto
inquietante.
Leonardo Santoli, docente di Disegno all’Accademia di
Bologna, propone una pittura che non può non dirsi narrativa nei termini di
racconto mitico poiché incentrata sui grandi sentimenti umani, sospesa in un
tempo ed uno spazio indefinibili ed abitati da entità ridotte alla loro
funzione e natura primaria. Maschere e burattini, personaggi delle fiabe o
semplicemente appartenenti all’universo infantile abitano uno mondo pittorico
in cui il fantastico convive con lo straniamento. Santoli predilige una pittura
piatta – con forme dai contorni sempre ben definiti e da cromatismi accesi.
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