I consiglieri Michele
Facci e
Giancarlo
Tagliaferri (Fratelli d’Italia)
alla Regione chiedono attenzione per il commercio e l'industria nelle zone montane.
Riceviamo:
I
consiglieri Facci e Tagliaferri chiedono quali siano le iniziative in
programma per rilanciare l’economia delle realtà periferiche
montane che registrano cali demografici, commerciali e
imprenditoriali
Supportare
con iniziative concrete le attività economiche in montagna per
evitare l’impoverimento dei territori. È la richiesta di Michele
Facci e
Giancarlo
Tagliaferri (Fratelli d’Italia)
alla Regione “per arrestare l’andamento negativo delle
attività imprenditoriali, commerciali e professionali
sull’appennino”.
“Secondo
un’indagine di Camere di Commercio e Unioncamere Emilia-Romagna”,
scrivono i consiglieri, “le imprese attive nel commercio al
dettaglio al 31 marzo 2019 erano 136 con una diminuzione del 2,2
per cento rispetto all’anno precedente. L’andamento negativo
è stato determinato dall’ampia riduzione delle ditte individuali e
da quella più rapida delle società di persone. I
dati dimostrerebbero che anche nei primi nove mesi del 2018 le
vendite sono diminuite dell’1,8 per cento con una dinamica che è
andata peggiorando negli ultimi trimestri”. Le ragioni di questo
trend negativo secondo Facci e Tagliaferri sarebbero da ricercare
“nel perdurare della crisi dei consumi e della domanda interna che
stenta a ripartire, così come nei cambiamenti dei comportamenti
d’acquisto dei consumatori, a partire dagli acquisti on line”.
Parallelamente si registrerebbe anche “un calo demografico
soprattutto nei Comuni montani”, riportato anche dai dati
dell’Uncem che descrivono una “lenta e progressiva diminuzione
degli abitanti nella montagna emiliano-romagnola dal 2010 al 2017″.
La
legge regionale 2/2004, cosiddetta legge sulla montagna, prevedeva
il supporto diretto ad alcune attività imprenditoriali
collegate alla montagna, come l’imprenditoria agricola o la
produzione di prodotti tipici, e, anche nella stessa legge sul
bilancio della Regione per l’anno 2019, erano in programma
agevolazioni per le attività montane, con riduzioni ed esenzioni
dell’Irap e uno stanziamento di 15 milioni di euro a partire dal
2019 come misura straordinaria per agevolare le attività economiche
nell’appennino”.
I
consiglieri chiedono quindi quali siano le iniziative in programma
per rilanciare l’economia delle realtà periferiche montane.
(Francesca
Mezzadri)
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