Giulia
Gibertoni (M5S) commenta i numeri forniti dalla Regione sulle
infezioni correlate all’assistenza negli ospedali. “Rilevazioni,
svolte a campione, risalgono al 2016. A Bologna il 12% dei pazienti
selezionati ne ha contratta una. Serve un monitoraggio più
rigoroso”.
Riceviamo:
“Dal
2014 ad oggi le infezioni correlate all’assistenza negli ospedali
dell’Emilia-Romagna ci sono costate quasi 4 milioni di euro in
risarcimenti riconosciuti ai pazienti. Inoltre, spediamo dai 31
milioni ai 56 milioni per curare questi casi, risorse che potremmo
destinare ad altre cure se si azzerassero queste
infezioni. Nonostante ciò la Regione sembra non
affrontare con cognizione di causa il problema visto che ad oggi
esiste solo uno studio che risale al 2016 sul numero di infezioni
contratte in ambiente ospedaliero, effettuato a campione e con dati
nemmeno suddivisi per ospedale. Per questo presenterò un ulteriore
accesso agli atti per cercare di fare più luce possibile su questo
aspetto che sembra incidere in modo rilevante sull’assistenza
sanitaria garantita nei nostri ospedali”. È questo il commento di
Giulia Gibertoni dopo che la Giunta ha risposto a un suo accesso agli
atti che cercava di fare chiarezza sulle infezioni nosocomiali anche
alla luce di quanto accaduto nei mesi scorsi con la diffusione del
batterio killer Chimera che ha provocato decessi anche nelle nostre
strutture sanitarie. “Purtroppo i dati che la Regione ci ha fornito
sono generici ed incompleti – spiega Giulia Gibertoni – Manca,
così come avevo richiesto, un elenco dettagliato delle tipologie
delle infezioni oltre a una suddivisione puntale e precisa degli
ospedali e delle strutture sanitarie dove si sono registrati i casi.
Da ciò che mi è stato fornito dalla Regione emerge che la
situazione più critica si è registrata negli ospedali in provincia
di Bologna gestiti dall’AUSL dove su un campione di 259 pazienti in
ben 30 casi (pari al 12%) si è riscontrata una infezione correlata
all’assistenza. Percentuale simile a quella dell’Azienda
Ospedaliera Universitaria di Bologna (63 su 533) mentre per
l’Istituto Ortopedico Rizzoli la percentuale è più bassa, ovvero
il 4,4%. Si tratta però, vale la pena ribadirlo, di numeri che
risalgono a tre anni fa, ovvero al 2016, e che quindi potrebbero non
fotografare nel dettaglio la situazione attuale”. Sul fronte dei
risarcimenti riconosciuti ai pazienti che hanno contratto
un’infezione legata al loro soggiorno in ospedale, dal 2014 ad oggi
la Regione ha riconosciuto come indennizzo (in esecuzione di un
provvedimento giudiziale o in via transattiva) qualcosa come 3,8
milioni di euro. “Credo che l’attenzione si debba spostare dalla
produzione delle linee guida, dalle norme e dai regolamenti,
all’applicazione pratica di tutti gli accorgimenti che servono per
abbattere in maniera più efficace le infezioni ospedaliere. Serve un
monitoraggio più rigoroso, per verificare cioè che tutte le misure
di sicurezza, siano messe realmente in pratica” conclude Giulia
Gibertoni.
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