venerdì 2 marzo 2018

Linea ferroviaria Porrettana: 'No sghiaccio, No Party'.

di  Valerio Giusti
Comitato per la Ferrovia Porrettana

La giornata di mercoledì , 28 febbraio, è stata assai disastrosa sulla linea Porrettana. Rfi ci ha informato che “le condizioni di circolazione verificatesi sono state una conseguenza di due guasti avutisi negli impianti di S. Viola e Marzabotto ed entrambi hanno interessato uno scambio in ogni impianto e sono dovuti alle temperature particolarmente rigide (si sono registrati i -13°) che, nonostante il regolare funzionamento delle scaldiglie (apparecchiature con una resistenza elettrica utilizzate per tenere ad una temperatura adeguata gli scambi) hanno generato la formazione di un blocco di ghiaccio che ha reso inutilizzabili tali scambi ed è stato necessario intervenire con un una fiamma ossidrica per scongelare le apparecchiature bloccate”.
Nel complesso abbiamo registrato 11 treni in ritardo e 9 soppressi.
Grazie al pronto intervento del personale RFI, la linea ferroviaria è stata ripristinata abbastanza velocemente, ma il vero problema è capire se le temperature rigide di questi giorni siano “eventi così eccezionali” che non possano essere in qualche modo affrontati da appositi piani di manutenzione volti a prevenire i disservizi.
Nella giornata odierna, giovedì 1 marzo, il numero dei treni circolanti è stato notevolmente ridotto in base al Programma di Circolazione pubblicato da Trenitalia con ritardi per alcuni treni variabili da 7 a 15 minuti.
La neve non ha sicuramente aiutato la puntualità e il sistema ha retto anche perché sono stati utilizzati al minimo i treni Vivalto Bipiano, carrozzoni obsoleti, che non possiedono un sistema antislittamento efficace (almeno quelli di prima generazione utilizzati sulla linea Porrettana) e ci sembrano sinceramente umilianti per il Sistema Ferroviario Metropolitano.
Umiliante come il sistema informativo che lascia annichiliti coloro che attendono, invano, comunicazioni nelle stazioni o a bordo treno. Come abbiamo spiegato più volte, (inutilmente), occorre trovare un sistema più efficiente per informare tempestivamente i cittadini di un ritardo di media/lunga durata e permettere all’utente di ripiegare su un veicolo alternativo per evitare di perdere ore di lavoro, subire rimproveri o provvedimenti disciplinari. Perché è questo che avviene ai lavoratori quando i treni subiscono forti ritardi o vengono soppressi.
 
Vergato, 01/03/2018                                     

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo, se non si puo' avere una situazione ottimale (che e' sempre la prima scelta) almeno che i viaggiatori siano tempestivamente e realisticamente informati dei ritardi!!