sabato 5 marzo 2016

Sasso Marconi. Incontro alla ricerca della 'sicurezza'.


Mentre la percezione di insicurezza colpisce il 65 % della popolazione. Solo il 20 % ha subito un reato,” ha riportato, riferendosi a uno studio parlamentare, l'onorevole Emanuele Fiano, responsabile nazionale per la sicurezza del PD, ad arricchimento del dibattito organizzato dal PD di Sasso Marconi sulla sicurezza e la giustizia. “Ciò dimostra” ha continuato, “ che la percezione è di entità superiore a quella del rischio e ciò perchè alimentata da paure sorte a volte per la sola presenza di soggetti considerati pericolosi, ad esempio dalla vicinanza di campi profughi, campi nomadi o sconosciuti. Alla percezione segue la paura dovuta anche a una informazione interessata, incoraggiata da fazioni politiche che speculano alla ricerca di consenso”. Sul banco degli imputati anche la 'crisi economica' che alimenta l'insicurezza e la diffidenza e che spinge a volte comportamenti illeciti, ha aggiunto l'onorevole Marilena Fabbri, coordinatrice del confronto. All'incontro, che intendeva affrontare il tema da tutte le angolazioni, erano presenti anche operatori della Polizia di Stato che hanno reclamato una riforma di tutto il settore poiché l'ordinamento in vigore è ormai datato e superato.

Dopo l'analisi del 'male' si è passati ad ipotesi di soluzione. “ La sola repressione è una risposta che non ha funzionato mai," ha detto ancora l'onorevole Fiano. “ Si deve agire invece in modo integrato con la partecipazione di tutte le forze presenti e la riqualificazione e riforma della gestione. Serve una riorganizzazione poiché il numero di poliziotti attivi non è basso, come risulta da un confronto con gli altri paesi europei. Stiamo riorganizzando le funzioni che sono ben 37 e hanno portato a numerose sovrapposizioni e a sprechi. Occorre poi agire su tre direzioni: investire sulla riorganizzazione , permettere alle amministrazioni locali di assicurare una buona qualità della vita e dare 'la certezza della pena'.

Era presente anche il sindaco di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti ( nella foto) , che, dopo aver ricordato che il prossimo bilancio comunale stanzierà 100.000 euro da destinare ad iniziative per la sicurezza, ha detto: “Il problema non può essere risolta da uno solo degli operatori in campo. Sfido chiunque a farlo. E' necessaria una unione degli intenti e riscoprire un senso di comunità, utile ad agire in sinergia”.

Dal pubblico presente numerosi interventi tra cui quello di un residente di Vizzano il quale ha raccontato di aver avuto bel 17 visite dei ladri in quarant'anni di permanenza. Ha messo poi in risalto la differenza tra furto e intrusione e rapina in casa. Nel primo caso è semplicemente furto nel secondo è anche violazione di domicilio, quindi un reato molto più grave. Un sassese di San Lorenzo ha raccontato che nella sua via, sei dei nove residenti, hanno subito un furto nell'abitazione. Vi è stato anche chi ha richiesto una migliore collaborazione con i paesi dell'est europeo dai quali proviene la maggior parte dei delinquenti che commettono questo tipo di reato. C'è poi chi ha chiesto la liberalizzazione delle droghe leggere e la 'la droga di stato' per consentire alle forze dell'Ordine di focalizzarsi nel contrasto agli altri tipi di reato. 







 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non mi è chiaro se dobbiamo cantare vittoria perché per Fiano solo il 20% ha subito furti. Ma è evidente che se in un condominio "solo" un condomino ha avuto intrusioni, è tutto il condominio ad avere paura, poi i palazzi vicini, poi col passa parola anche tutto il paese e così si arriva al 60% o forse anche oltre.

Anonimo ha detto...

Dalle facce della prima foto si evince che morfeo prevaleva sul dibattito. Per fortuna che dalla platea sono arrivate proposte assurde e domande non scomode in modo che il senso di sicurezza sia sempre uguale a prima

Anonimo ha detto...

Anche l'affluenza non è sembrata esagerata, non per l'importanza dell'incontro, quanto per i soggetti che lo presiedevano. Infatti, come volevasi dimostrare, proposte del cavolo, suggerimenti insignificanti, prevenzione uguale a zero e rimedi inesistenti.

SARCHIAPONE ha detto...

ara, cosa mi succede stasera, ti guardo ed è come la prima volta



Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei

Non vorrei parlare

Cosa sei

Ma tu sei la frase d'amore cominciata e mai finita

Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai

Tu sei il mio ieri, il mio oggi

Proprio mai

È il mio sempre, inquietudine

Adesso ormai ci puoi provare

chiamami tormento dai, già che ci sei

Tu sei come il vento che porta i violini e le rose



Caramelle non ne voglio più

Certe volte non ti capisco

Le rose e violini

questa sera raccontali a un'altra,

violini e rose li posso sentire

quando la cosa mi va se mi va,

quando è il momento e dopo si vedrà

Una parola ancora

Parole, parole, parole

Ascoltami

Parole, parole, parole

Ti prego

Parole, parole, parole

Io ti giuro

Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi



Ecco il mio destino, parlarti, parlarti come la prima volta

Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei,

No, non dire nulla, c'è la notte che parla

Cosa sei

La romantica notte

Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai

Tu sei il mio sogno proibito

Proprio mai

È vero, speranza

Nessuno più ti può fermare

chiamami passione dai, hai visto mai

i spegne nei tuoi occhi la luna e si accendono i grilli



Caramelle non ne voglio più

Se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti

La luna ed i grilli

normalmente mi tengono sveglia

mentre io voglio dormire e sognare

l'uomo che a volte c'è in te quando c'è

che parla meno

ma può piacere a me



Una parola ancora

Parole, parole, parole

Ascoltami

arole, parole, parole

Ti prego

Parole, parole, parole

Io ti giuro

Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi

Che cosa sei

Parole, parole, parole

Che cosa sei

Parole, parole, parole

Che cosa sei

Parole, parole, parole

Che cosa sei

Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole t Giovanni Ferrio, Matteo Chiosso, Giancarlo Del Re



Anonimo ha detto...

Sarchiapone faceva prima a scrivere solo: parole...parole...parole...Un testo così prestigioso cantato da quasi un mito, non lo avvicinerei ala bassezza dell'incontro.