venerdì 11 marzo 2016

Marzabotto chiede il ritiro dell'onorificenza concessa all' SS Wilhelm Kusterer.

Il Consiglio Comunale di Marzabotto ha approvato all'unanimità un Ordine del Giorno che sarà inviato al Sindaco del Comune di Engelsbrand (Germania).


Nel documento, che riportiamo, si condanna la scelta dell'ente tedesco di aver conferito una 'Onorificenza all’ S.S. Wilhelm Kusterer. L'uomo faceva parte della formazione militare  che si macchiò degli orrendi eccidi del 29 e 30  settembre a Monte Sole di Marzabotto. 




4 commenti:

Anonimo ha detto...

E adesso vedremo quanto siete tenuti in considerazione nell'internazione, per il resto le cose non cambiano, siete gestiti dal PD di Renzi perciò aderite ad una fazione di "destra assoluta" agli ordini del grande capitale , di sinistra neanche l'ombra , GRAZIE FRANCHI.

Anonimo ha detto...

Che cosa c'entrano la sinistra e la destra in questa vicenda...

Anonimo ha detto...

Gli europeisti saranno guidicati da un tribunale internazionale, così come i renziani i bortolasiani, i piddini, i seguaci del partito della nazione, forse anche l'anonimo delle 15.27.

Anonimo ha detto...

Ansa.it:
'Ritirata medaglia a boia di Marzabotto'
De Maria (Pd), un successo della nostra mobilitazione

(ANSA) - BOLOGNA, 15 MAR - Ritirata la medaglia assegnata a Wilhelm Kusterer, uno dei boia di Marzabotto (Bologna), teatro di una strage nazista nel 1944, dal comune tedesco di Engelsbrand. Lo rende noto il parlamentare Pd Andrea De Maria, che di Marzabotto fu sindaco e che è stato uno dei primi a muovere una mobilitazione.
Contro "un ex SS condannato dal Tribunale militare italiano per l'eccidio di Marzabotto - scrive De Maria - un successo del sostegno di tanti alla mobilitazione dei famigliari delle vittime dell'eccidio ed anche della nostra iniziativa parlamentare. Non dobbiamo ora abbassare la guardia, in particolare per quanto riguarda l'esecuzione in Germania ed Austria delle sentenze del Tribunale militare italiano sugli eccidi nazifascisti. Non pensando alle effettive conseguenze per persone ormai molto avanti negli anni, ma per affermare che l'Europa democratica non dimentica".