lunedì 3 novembre 2014

C’è chi può e chi non può, io può!



Spazio autogestito.

‘C’è chi può e chi non può, io può’, si diceva un tempo per significare come  c’era chi poteva fare ciò che agli altri era proibito, sino a superare con disinvoltura e derisione le regole grammaticali.
Il proverbio trova conferma sulle colline sassesi dove c’è chi, in barba alla regole applicate alla massa, ha potuto recuperare un vecchio edificio rurale spostandolo dalle sede originaria, ricostruendolo in struttura del tutto diversa dal disegno storico, dotandolo di scantinato interrato e, dall’immagine che dà il getto di cemento della base dell’edificio, probabilmente di cubatura superiore a quella delle strutture di servizio all’agricoltura di un tempo, un poderino di montagna di pochi ettari.
C’è chi può e chi non può, lui può.
All’origine della denuncia non c’è la volontà di bloccare chi sta riutilizzando una area abbandonata. L’operazione è da ritenersi più che positiva. Tantomeno di evitare una costruzione realizzata in modo da essere utilizzata al meglio e essere il più accogliente possibile.
Mortifica il costatare come le regole siano fatte solo per alcuni e superate con disinvoltura offensiva da parte di altri, con la inconcepibile complicità di un ente che dovrebbe fare delle ‘regole uguali per tutti’ non solo il suo Credo, ma l’elemento  su cui poggiare  un buon rapporto con la cittadinanza.
Se questa  ‘io può’ è la regola nuova quindi, venuta probabilmente dalla sburocratizzazione di cui si parla tanto ma che ancora non si avverte, che tale regola  sia valida per tutti e venga applicata a tutti.
Intanto invitiamo a scoprire dove è il luogo e se è vero, come si dice, che c’è un  politico che frequenta il sito interessato dalla nuova – vecchia costruzione. Infine, invitiamo a pretendere che anche per ‘ i comuni mortali’ valga la regola ‘io può’.  



11 commenti:

giovanni ha detto...

Anche a Marzabotto in via Malfolle c'è chi può e chi non può (vedi la casa delle Ville).

Cesare Zecca ha detto...

In una puntata di Report di un paio di anni fa sulle varie perversioni edilizie italiche, si confrontava il regolamento edilizio del comune di Monaco di Baviera (un foglio A4 con fronte e retro) con una buona dozzina di voluminosi tomi del corrispondente felsineo.

Il commento aggiungeva che a Monaco di Baviera l'abusivismo edilizio è nullo.
Ovvero ci sono sporadici casi che vengono segnalati da volenterosi cittadini e ai quali segue un abbattimento pressoché immediato di quanto realizzato abusivamente.
Questo ovviamente è un efficace e potente inibitore: l'abusivismo edilizio non ha alcun senso perché i tentativi di realizzarlo sono una rovina economica per i furbastri di turno.

Qui nell'Italietta cosa succede?
Chiudi un occhio qui, chiudi un occhio là, tanto prima o poi i furbi delinquentastri otterranno subito un bel condonino a scapito di quei fessi di onesti.

Peraltro gli onesti si devono subire regolamenti edilizi demoniaci il cui unico scopo è di vessare gli onesti che vogliono rispettarli, essendo del tutto inutili con i delinquentastri fuorilegge.

E' del tutto ovvio che domani mattina dovrebbero essere mandate le ruspe ad abbattere quel tumoretto edilizio con costi di demolizione e rinaturalizzazione imputati al proprietario e il divieto di costruire per cinquant'anni.
L'ecologia della repressione, l'etica della responsabilità.
I grandi assenti nel paese dell'amore, del perdono, del buonismo, della mancanza dell'etica pubblica.

Nessun altro si arrischierebbe a violare i già ultralaschi piani regolatori che permettono al tumore edilizio di allargarsi senza sosta.
Se fosse un Paese civile.
Ma non lo è.

Sicuramente colpa dei tedeschi o dell'euro, di Angela Merkel anche qui.

Anonimo ha detto...

Mi sembra di conoscerlo il posto.. Poi non vorrei sbagliarmi, ma mi pare in cima a via Scalocchia, dove avevano la sede gli arcieri della Rupe, lì al posto della costruzione c'era il loro container...

Anonimo ha detto...

Fosse solo questo! Riporto alcuni stralci da giornali di oggi, storie di gente "che può":
1) La beffa dei vitalizi limati dalle Regioni, Pensioni anche dopo 5 anni e cumuli garantiti.
I Governatori raggirano la legge anti-Fiorito
2) Regioni truccano i bilanci: dipendenti finti e debiti nascosti
3) Dipendenti pubblici, nel 2014 in 13mila rubano 6 miliardi
4) Metro C a Roma: 234 milioni a km, in Europa 120…E non funziona
5) Isee, italiani bugiardi: 80% giura “non ho conto corrente” (autocertificazione)
Ma è rimasto un italiano, almeno uno, che sia giusto?

Anonimo ha detto...

invece di fare tante chiacchere andate allo sportello edilizia del comune o dai vigili urbani o dalla forestale o inviate la segnalazione alla procura a bologna

Anonimo ha detto...

Caro Cesare Zecca, dimostra fino in fondo che hai le palle e vai a denunciare l'abuso in comune. Basta chiacchiere se vogliamo veramente bene a questa nostra povera Italia!

Cesare Zecca ha detto...

Riporto anche qui il testo della lettera aperta Abuso edilizio a Sasso Marconi: e il Comune? inviata via mail all'Assessore alla Tutela del Territorio del Comune di Sasso Marconi.


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Comune di Sasso Marconi
Assessore Urbanistica e Tutela del territorio Renzo Corti


Lettera aperta
pubblicata in
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/ValleVerdeDelReno/conversations/messages/434

e come commento in

http://notiziefabbriani.blogspot.it/2014/11/ce-chi-puo-e-chi-non-puo-io-puo.html

come in tali luoghi verrà pubblicata la Sua eventuale risposta.



In ordine alla segnalazione di abuso edilizio in corso

C’è chi può e chi non può, io può!
http://notiziefabbriani.blogspot.it/2014/11/ce-chi-puo-e-chi-non-puo-io-puo.html

vorrei sapere quale è la posizione del Comune di Sasso Marconi rispetto al problema segnalato
e quali azioni intende intraprendere il Comune di Sasso Marconi

1 - per ristabilire la legalità
2 - per il sequestro del cantiere
3 - per, come auspico, l'abbattimento delle opere abusive e il ripristino dei luoghi nello stato ante violazione
4 - a carico del proprietario per difendere gli interessi della comunità che l'ha delegata sulle questioni urbanistiche e ottenere un qualche risarcimento rispetto ai danni etici, morali e ambientali da essa subiti.


In attesa di una sua risposta porgo distinti saluti
Cesare Zecca

Anonimo ha detto...

A campar 100 anni , saremo sempre meno!

Anonimo ha detto...

ma quale abuso edilizio,si tratta solamente della nuova sede-costruita dal comune-per ricevere e alloggiare degnamente i "nuovi cittadini extracomunitari" del tutto conforme alle direttive "suggerite" dall'europa.A proposito di regole;la piscina avrà esattamente le misure ...olimpiche quindi ingoiate e ....tacete!!!

Cesare Zecca ha detto...

Probabilmente non è il caso di questa situazione, ma è del tutto ovvio 1.2M di homo in più solo nel 2013, visto che non evaporano 'sti migranti e che sbolognarli a quei fessi del nord Europa riesce via via più difficile, da qualche parte li devi pur mettere e i sì global (verdi, cattolici, comunisti) pare che non riescano a fare conti da 3a elementare che da qualche parte bisogna metterli.

Insomma, non sta bene dire che l'orribile e violento tsunami migratorio che violenta l'Italia (leggere un po' di dati sull'immigrazione di massa) comporterà una violenta ripresa della cementificazione, della infrasttrutturazione del paese, una distruzione più ampia e grave del paesaggio e quindi del settore turistico, un ulteriore aggravamento della distruzione di campi e terreni biotici, altri attacchi quindi al settore agricolo e zootecnico e del tumore antropico nel complesso.

Ovviamente tutto fatto a spese NON di chi è favorevole senza se e senza ma e che non ne prende neppure uno a casa propria ma della stragrande maggioranza di sudditielettori schiavi del fiscogleba che sono contrari.

Cesare Zecca ha detto...

lunedì 17 novembre 2014

Egregio Assessore Renzo Corti

Non avendo avuto alcun riscontro alla lettera aperta che Le inviai martedì 4 u.s.

https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/ValleVerdeDelReno/conversations/messages/434
https://it.groups.yahoo.com/neo/groups/ValleVerdeDelReno/conversations/messages/435

(v. sotto anche)

Le invio di nuovo le richieste di informazioni a mo' di lettera aperta 

http://notiziefabbriani.blogspot.it/2014/11/ce-chi-puo-e-chi-non-puo-io-puo.html
http://notiziefabbriani.blogspot.com/2014/11/ce-chi-puo-e-chi-non-puo-io-puo.html?showComment=1415096720810#c3674810255413594096

sulle azioni che il Comune di Sasso Marconi intende o non intende assumere a tutela del territorio e della legalità rispetto alle violazioni rilevate dall'articolo citato; sollecito ancora una volta una Sua risposta che mi occuperò personalmente di pubblicare.
Nel caso ciò non avvenisse darò ampio risalto anche ad una Sua mancata risposta.

Distinti saluti
Cesare Zecca