La Giunta della Regione Emilia-Romagna ha approvato il
programma di investimenti 2025 per la stazione
invernale del Corno alle Scale, presentato dal Comune di Lizzano in Belvedere, assegnando un contributo regionale di 250.000 euro (CUP
I37I25000020006).
L’intervento principale riguarda la revisione generale della seggiovia LM 28,
per un investimento complessivo di 706.000
euro, di cui 250.000 euro
finanziati con i fondi previsti dall’articolo 9 della Legge regionale 7/2010
(“Qualificazione e manutenzione dell’area invernale del Corno alle Scale”) e 406.713 euro coperti ai sensi della L.R. 17/2002
destinata alla qualificazione delle stazioni sciistiche dell’Appennino
emiliano-romagnolo.
La Regione ha confermato che le opere
dovranno essere completate entro il 31
dicembre 2025, con possibilità di aggiornamento del cronoprogramma in
caso di slittamento dei lavori.
Il
quadro normativo e la gestione del comprensorio
Il complesso immobiliare e gli
impianti sciistici del Corno alle Scale, di proprietà della Regione
Emilia-Romagna, sono gestiti dal Comune
di Lizzano in Belvedere in base alla convenzione stipulata nel dicembre 2020. Tale accordo
prevede la gestione degli impianti sciistici, dei rifugi “Le Rocce” e “Le
Malghe” e del fabbricato “La Tavola del Cardinale”, con l’obbligo per il Comune
di occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria per un periodo di
dieci anni.
Il finanziamento regionale, inserito
nel bilancio 2025-2027, è finalizzato
alla manutenzione straordinaria e alla
sicurezza delle infrastrutture sciistiche, in linea con la
programmazione regionale per la riqualificazione delle stazioni invernali.
Un
impegno costante per il turismo montano
“Con questo contributo – sottolinea
l’assessora regionale al Turismo, Commercio e Sport – la Regione rinnova il
proprio impegno per la valorizzazione del Corno alle Scale, una delle
principali stazioni invernali dell’Appennino. L’obiettivo è migliorare la
qualità e la sicurezza degli impianti, favorendo lo sviluppo sostenibile del
turismo montano”.
La delibera conferma che la spesa è
compatibile con le prescrizioni del Decreto
legislativo 118/2011 in materia di contabilità pubblica e sarà
soggetta a rendicontazione.
4 commenti:
"la qualificazione delle stazioni sciistiche dell’Appennino emiliano-romagnolo"
L'unica qualificazione "sciistica" della montagne locali sarebbe di innalzarle di almeno 2000m in modo che la maggior quota compensi l'aumento delle temperature.
In quanto al "sostenibile" non c'è nulla di più insostenibile di questo spreco insensato di denaro pubblico che va a massacrare le casse pubbliche già deficitarie.
Febbraio 2025 “Dobbiamo riconquistare 4,4 milioni di emiliano-romagnoli”
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De Pascale in visita a Lizzano in Belvedere: l’obiettivo è rilanciare il turismo bianco
https://www.bolognatoday.it/cronaca/turismo-neve-lizzano-belvedere-de-pascale.html
© BolognaToday
Non riuscirò mai a capire come impianti sciistici ormai in declino per le problematiche ambientali ormai note, continuino a drenare risorse pubbliche ai cittadini. Ma chi le fa queste leggi regionali ? Perché devono essere gestiti in convenzione con la Regione?
Insomma siamo in presenza di una delle tante succursali periferiche pubbliche!
Tutti a Lizzano a sciare. Ma De Pas sa quel che dice?
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