lunedì 18 dicembre 2023

Fermate la guerra e le atrocità a Gaza

 


L’appello del marzabottese  Stefano Muratori, al Presidente Valter Cardi e ai Membri  del Comitato regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, Monzuno e Grizzana e ai sindaci di Marzabotto, Monzuno e Grizzana, Valentina Cuppi, Bruno Pasquini  e  Franco Rubini. 


Egregi Signori e Signore, mi rivolgo a voi con stima, nella speranza di ricevere una risposta, ma soprattutto di vedere attuate azioni consone alle necessità del momento in cui viviamo.

Dall’inizio dei bombardamenti indiscriminati su Gaza, circa due mesi fa, sono morti 18.412 palestinesi, fra i quali 7.700 bambini. Ci sono stati 50.000 feriti, fra i quali 25.000 bambini che hanno perso una mano e spesso entrambe, e molti hanno subito amputazioni anche agli arti inferiori (spesso a causa della mancanza di tempestivo trattamento sanitario). Il 90 % della popolazione (quindi circa 1.900.000 persone) ha dovuto abbandonare la propria casa, fra questi 700.000 sono bambini. Nessuno però può uscire da quel vero e proprio campo di concentramento che è oggi la striscia di Gaza. L’enorme quantità di senza-tetto deve spostarsi in continuazione all’interno di questo recinto non avendo alcun luogo sicuro dove rifugiarsi, perché i bombardamenti continuano ovunque. Nessun luogo è sicuro e mancano i servizi umanitari di prima necessità.

Oltre a tutto questo il governo di Israele sta bloccando gli aiuti umanitari, ha chiuso l’alimentazione di acqua potabile e di elettricità, non consente la fornitura di alimenti, di carburanti, e di medicinali, ha bombardato e distrutto la maggior parte degli ospedali e delle scuole. La popolazione civile della striscia di Gaza, 2.200.000 persone, è chiusa e imprigionata. Non può uscire e gli aiuti non possono entrare, se non in misura ridicolmente ridotta. Molte strutture dell’ONU all’interno della striscia di Gaza sono state distrutte e molto del personale dell’ONU ucciso. La catastrofe è già in atto e si prefigura di dimensioni inaudite. A noi che conosciamo ciò che accadde a Monte Sole, questo non può non ricordare il trattamento che le SS riservarono ai civili, molti donne e bambini, all’interno del cimitero di Cerpiano.

Il Segretario Generale dell’ONU ha affermato esplicitamente che Israele sta commettendo crimini di guerra. Gli stessi esponenti del governo israeliano, in televisione, si sono espressi nei confronti del popolo di Gaza come i nazisti si espressero nei confronti del popolo di Monte Sole: “degli scarafaggi da uccidere”, diceva l’SS Albert Mayer. “Degli uomini-animali”, ha detto il ministro della difesa israeliano. E la ministra sua collega ha affermato che “i bambini di Gaza hanno quello che si sono meritati”, come ha riportato Al Jazeera. E’ ormai chiaro che Israele, con grande crudeltà, vuole fare terra bruciata ed espellere i palestinesi dai territori occupati.

E non è lontanamente accettabile che qualcuno, come fanno i governanti di Israele, usi l’olocausto degli ebrei come scudo per giustificare le atrocità che oggi vengono commesse a Gaza.

A fronte di tutto questo l’Europa, l’Italia, L’Emilia Romagna, Marzabotto, Monzuno e Grizzana, sono silenti. Il Comitato per le Onoranze di Marzabotto ha esposto sulla Porrettana un timido striscione con la scritta “CESSATE IL FUOCO”, ma è molto generico, visto che le guerre nel mondo sono tante.

Io sono stato membro del Comitato Onoranze negli anni passati. Mi sono sempre interessato della storia e del ricordo degli eventi di Monte Sole. Faccio notare che quello che è successo ai bambini di Gaza in questi due mesi corrisponde a 35 stragi di Monte Sole! Se consideriamo i bambini feriti gravi il rapporto è di 1.000 volte più pesante rispetto a Monte Sole, e la strage continua.

Di fronte a questa tragedia l’Unione Europea si gira dall’altra parte, dimostrando l’incapacità di avere una propria politica estera coerente con i valori che enuncia. Anche l’Italia si gira dall’altra parte, probabilmente per ragioni di sottomissione al proprio blocco di riferimento. Quello che non si capisce è per quale motivo anche i tre Comuni (Marzabotto, Monzuno e Grizzana) ed il Comitato Onoranze, che così tanto sono stati toccati dagli orrori della guerra e dall’ingiustizia di chi volle fare terra bruciata del nostro territorio, con grande simmetria (seppure più in piccolo) rispetto a quello che l’esercito israeliano sta oggi facendo a Gaza, per quale motivo anche noi, anche voi, ci si debba girare dall’altra parte!

Credo che i nostri territori e la nostra memoria debbano essere messi in prima linea a battersi, in modo chiaro e forte, contro le atrocità che l’esercito israeliano sta commettendo a Gaza. Deve essere fatta pressione mediatica e debbono essere usati tutti gli strumenti perché il messaggio arrivi il più in alto ed in modo più diffuso possibile, in primo luogo ai governanti di Israele. Il silenzio e la timidezza nel denunciare questi orrori non possono essere una opzione per chi ha il compito, l’onore e il dovere di rappresentare la memoria di Monte Sole.

Stefano Muratori

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ripeto dopo censura, Sig Muratori...IL CARROARMATO NATALIZIO CON BANDIERA ISRAELIANA, al posto dell'albero di natale nalla piazza piddina di Modena? Cosa ne pensa, lo capisce che il problema siete voi?