mercoledì 20 dicembre 2023

La rivista Savena Setta Sambro (n. 65) è stata presentata all'insegna della emergenza climatica

Era presente il prof. Navarra, che ha partecipato al Cop28.



La presentazione del 65.mo numero del semestrale Savena Setta Sambro, a Palazzo Loup di Loiano,  ha visto la partecipazione di una personalità molto importante anche a livello internazionale:  Antonio Navarra, professor di Climatologia all'Università di Bologna e presidente della Fondazione Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, reduce dal recente Cop28 di Dubai, dove è intervenuto per conto del fondo Onu per gli adattamenti climatici.

Il professore ( nella foto)  nel ringraziare i soci del gruppo di Studi SSS per l'invito,  ha riferito che nel corso del Cop28 è emerso chiaramente che i cambiamenti climatici sono un fenomeno ineludibile e che gli stati possono solo mettere in campo politiche e azioni per contenerli. Soprattutto è importante che si attuino provvedimenti per prepararsi a gestire gli eventi meteorologici straordinari, dovuti al riscaldamento globale, cui già stiamo assistendo. E questo non solo da parte dei governi, ma anche di ciascuno di noi: tutti noi siamo chiamati a un atteggiamento più attento e consapevole per contribuire con azioni virtuose a fare la nostra parte. Con il professor Navarra ( nella foto a destra)  era presente anche la professoressa Nadia Pinardi (nella foto a sinistra) , docente all'Università di Bologna di oceanografia e direttrice del Centro Onu per la resilienza delle coste. 

La professoressa ha voluto specificare che è esperta di oceani e mari e che i danni subiti dalle coste e dai mari per i disastrosi eventi dovuti ai cambiamenti climatici sono anche conseguenza della deficitaria o cattiva gestione dei territori collinari e montani, anche quelli di cui si occupa la rivista e il Gruppo di Studi Savena  Setta Sambro. A tal proposito i condirettori della rivista Daniele Ravaglia e Fabrizio Monari, nei loro interventi hanno detto che, fin dagli esordi il Gruppo di Studi e la rivista si sono sempre occupati di ambiente e difesa del territorio, riprendendo anche le tradizioni collinari e contadine quali rispettose e regolatrici di un equilibrio ambientale sostenibile.

Il numero 65 della rivista è già in distribuzione nelle principali edicole.  



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Balle spaziali sostenute da persone che hanno anche studiato inutilmente perchè supportano una ideologia antiumana. La cop 28 è fallita grazie ai leader dei paesi che hanno capito la manovra per farli ripiombare nel medio evo ( fine che farà sicuramente l'Italia), ci sarà sempre, gente che non vede l'ora di servire un padrone che page bene, sveglia.

Anonimo ha detto...

L'Italia è ripiombata nel medioevo a settembre 2022, ci siamo già dentro.