mercoledì 27 maggio 2020

Fiac è nel cuore dei politici delle Valli del Reno e del Setta

La 'situazione FIAC' di Sasso Marconi anima il mondo politico locale e si moltiplicano le prese di posizioni e le dichiarazioni :

La Lista Dimmi di Marco Mastacchi porta il tema all'attenzione del Consiglio regionale e scrive:

Abbiamo appreso con grande dispiacere e preoccupazione che la FIAC, attraverso la gestione svedese operata da Atlas Copco, ha annunciato il trasferimento della produzione, dallo storico stabilimento di Pontecchio, in Piemonte.


Oltre cento lavoratori si trovano ora a dover decidere se seguire l’azienda verso la nuova regione per non perdere il lavoro.


Per il tessuto economico e soprattutto sociale del nostro territorio, questo trasferimento segnerebbe in modo indelebile il futuro prossimo di tante famiglie e di tante attività correlate.


Formuliamo all’amministrazione comunale di Sasso Marconi alcuni importanti quesiti:


1️⃣- ci sarà un confronto con la dirigenza della multinazionale a tutela della delicata situazione?


2️⃣- quali provvedimenti metterete in campo per evitare questa chiusura?


3️⃣- l’amministrazione era a conoscenza di queste manovre? E se sì, da quanto tempo?


Vista l’importanza e l’urgenza di avere risposte, il nostro consigliere regionale Marco Mastacchi ha prontamente presentato un’interrogazione alla Regione Emilia-Romagna di cui vi terremo informati.


I sindaci di Sasso Marconi, Casalecchio di Reno e Monte San Pietro hanno inviato una loro dichiarazione congiunta
I sindaci Roberto Parmeggiani (Sasso Marconi), Massimo Bosso (Casalecchio di Reno) e Monica Cinti (Monte S. Pietro) , in riferimento alla situazione della ditta FIAC che ieri la proprietà dell’azienda, la multinazionale svedese Atlas Copco, ha annunciato (e poi 'congelato') la decisione di chiudere lo stabilimento di Sasso Marconi e trasferire le attività in Piemonte, scrivono: 

“Vogliamo esprimere la vicinanza dei nostri Comuni ai lavoratori della FIAC di Pontecchio in questo momento di incertezza per le sorti dello stabilimento.
FIAC rappresenta un punto di riferimento per tanti lavoratori dei nostri Comuni e dell’intera Valle del Reno e non possiamo accettare che sia messa in discussione la presenza dell’azienda sul nostro territorio: siamo disponibili a collaborare per individuare le soluzioni più adeguate per il rilancio dell’azienda e ribadiamo con forza il nostro impegno a fianco dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali - partendo dal Tavolo di crisi già convocato per il 3 giugno - per salvaguardare i posti di lavoro ed evitare così ricadute insostenibili per tante famiglie e per il tessuto produttivo locale”.

Dall'Unione Appennino bolognese arriva solidarietà nei confronti dei lavoratori Fiac

I sindaci dell'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese manifestano la loro solidarietà nei confronti dei lavoratori dell'azienda Fiac di Pontecchio Marconi, che in questi giorni sono stati informati della volontà dell'azienda svedese, proprietaria dello stabilimento, di trasferire le attività produttive di Pontecchio Marconi a Venaria Reale, in Piemonte.
Molti dei circa 200 lavoratori infatti risiedono nei comuni confinanti, come Monzuno e Marzabotto, ed è forte la preoccupazione che gli amministratori esprimono per il destino di molte decine di famiglie, in un momento oltre tutto già di per sé difficile per la pandemia. 
I sindaci chiedono a Regione Emilia-Romagna e Governo centrale di sostenere la posizione dei lavoratori, in una vertenza con l'azienda che si annuncia decisiva per il destino economico dell'Appennino bolognese e si dicono disponibili a ogni confronto per scongiurare la perdita di questi preziosi posti di lavoro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Andrà tutto bene.

Anonimo ha detto...

Grazie signor Fabbriani ho capito da che parte stà siccome non ha pubblicato quello che avevo postato ieri Sul signor illustrissimo e sua emminenza mastacchhi,i discorsi e le propie opinioni se non sono lesive e corrette senza nessuna Diffamazione o Insulto vanno pubblicati, poi certo lei è il Capo e può fare quello che vuole.tanti saluti e continui cosi ..

cittadino fiducioso ha detto...

In generale mi pare di poter affermare che questo ennesimo caso di decisioni unilaterali, devastanti e focolaio di sicuri disagi/ tensioni paesane/ discordie partitiche, rientra nella logica delle MULTINAZIONALI; speculatori senza anima e con un solo Dio, il profitto.
Quando leggiamo che i loro orientamenti sono i VALORI, le RISORSE umane, il RISPETTO dell'ambiente, cosa dobbiamo pensare? Al primo sentore, e non pare applicabile a FIAC, di calo di redditività ecco la soluzione.
Basta la mungitura deve finire, la torta che deve esserci deve e può essere assaggiata ANCHE da quelli che partecipano a crearla.
Sig. MASTACCHI, durante la campagna elettorale per la poltrona di sindaco, ebbi a dirle che a Sasso Marconi e nella valle del Reno abbiamo bisogno di LAVORO, di AZIENDE che intendono fare business nel nostro territorio; mi rispose che condivideva l'approccio e che LEI a Monzuno aveva agito in tal senso e che si sarebbe adoperato per favorire quanto sopra, anche dall'opposizione si possono avanzare proposte concrete e realizzabili, i cittadini con buon senso SANNO CAPIRE e lo ricorderanno alla prossima crocetta, quale miglior pubblicità si potrebbe fare ?
Bando alle sterili chiacchere, AGIRE, AGIRE AGIRE.
GRAZIE per la sua attenzione