venerdì 3 aprile 2020

Anche a Camugnano la 'spesa sospesa' per chi è in emergenza Covid e il comune distribuisce i farmaci

I cittadini si stanno organizzando per venire incontro alle situazioni economiche più difficili e nascoste, mentre il Comune gestisce la distribuzione dei farmaci

A Camugnano i cittadini, con il supporto dell’amministrazione comunale, si sono attivati per organizzare la “spesa sospesa”. Il principio di solidarietà è molto semplice: chi volesse può comprare qualcosa in più, nei negozi aderenti all'iniziativa, fra i generi alimentari essenziali. Il cibo, una volta pagato alla cassa, va lasciato negli appositi contenitori dove chi è in difficoltà può prenderlo e portarlo a casa.

Camugnano finora non ha registrato casi positivi al Covid-19, ma non abbassa la guardia: l’idea che nei borghi più distanti dell’Appennino si possa scampare alle epidemie potrebbe aver avuto qualche valenza secoli fa, ma non purtroppo al giorno d’oggi.

Il Comune ha infatti adottato le procedure previste in questi casi, come attivare il canale Alert System della protezione civile per inviare telefonicamente le informazioni alla cittadinanza, ha aperto il COC con la presenza del medico di base, installato dispenser con liquido disinfettante nei locali pubblici e distribuito volantini con il decalogo delle misure da adottare. Inoltre in municipio hanno deciso di tracciare le entrate agli uffici comunali, mediante annotazione della data, ora e generalità delle persone che hanno avuto accesso.
Infine l’amministrazione ha potuto trarre beneficio da una attività che anche altri comuni stanno avviando, ma che qui era in funzione già da un anno: quella della distribuzione farmaci a domicilio, semplificata anche dal fatto che la farmacia del paese è ancora un servizio comunale.

Trattandosi di un comune così grande con una sola farmacia (Camugnano al primo gennaio 2019 contava 1825 abitanti su un’estensione territoriale di oltre 96,6 km: tanto per fare un esempio, come estensione il Comune di Firenze è appena poco più grande), le distanze da percorrere per reperire i farmaci non sono banali, specie in un momento in cui è opportuno limitare gli spostamenti. Non a caso le frazioni più interessate sono Bargi, Baigno, Mogne, Zanchetto e Trasserra, tutte piuttosto distanti dal capoluogo. Il servizio costa al Comune 1800 € l’anno e in solo nel 2019 ha garantito 260 consegne.

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