venerdì 24 aprile 2020

CUPIDO AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

Le riflessioni di Nonna Gegé


Si racconta che CUPIDO, il Dio dell’amore e del desiderio, abbia colpito anche in questo tempo particolare.
CUPIDO non teme guerre, terremoti, pandemie : lui è sempre presente in ogni situazione e non perde occasione per manifestarsi.
A Verona, città di Romeo e Giulietta, due giovani ragazzi si sono innamorati vedendosi per la prima volta in una serata in cui tutti gli abitanti della loro strada erano in terrazza per un flash mob.
Bandiere d’Italia erano appese ai balconi e tutti, dopo avere cantato l’inno nazionale, hanno cominciato a suonare strumenti vari, perfino nonne con bambini si sono improvvisati musicisti battendo padelle con mestoli di legno.
Due sorelle partecipavano a questo evento e una delle due con passione prese a suonare il suo violino andando lontano con la mente, ma la musica struggente richiamò l’attenzione di un ragazzo che si trovò perduto nello sguardo della sorella.
Si guardarono a lungo e alla fine, urlando, si scambiarono i loro numeri telefonici.
Iniziò così una intensa quotidiana comunicazione, scoprirono che entrambi erano nati e cresciuti nella stessa strada ma non si erano mai incontrati.
Dal terrazzo ogni giorno si salutano e si lanciano baci, cominciano a fare progetti.
Nasce un amore platonico ma presto subentra un forte desiderio, un DESIDERIO così forte di appartenersi che li spaventa, mai prima avevano conosciuto quella sensazione.
Il finale di questa storia non la conosceremo mai, sappiamo però che l’AMORE non attende tempi migliori, quando si presenta bisogna viverlo al meglio e in queste lunghe giornate è la miglior terapia per il nostro spirito.

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