venerdì 16 gennaio 2015

Rubano una macchina e chiedono denaro per restituirla.




“Se rivuoi la tua auto paga i debiti”, questo il tentativo di estorsione messo in atto ai danni di un ex carcerato e finito con l’intervento dei Carabinieri che hanno arrestato un 22enne tunisino, senza fissa dimora, per estorsione in concorso.
L’uomo è stato identificato nel corso di un indagine avviata ieri pomeriggio, quando un 30enne pregiudicato di Bologna ha  denunciato ai Carabinieri di aver subito un atto estorsivo da parte di tre magrebini che, dopo avergli rubato la sua Fiat Punto, avevano preteso una somma di denaro come riscatto per restituirgliela.
 La storia ha preso il via sabato sera al tavolino di un bar di piazza Aldrovandi, dove la vittima si era recata per bere una birra. Ad un tratto, uno dei tre magrebini, sulla ventina, seduti a un altro tavolo del locale, si è avvicinato all’italiano in quanto lo aveva riconosciuto poiché aveva trascorso un periodo di detenzione presso la casa circondariale di Bologna assieme a suo cugino. “Tu sei quello che scriveva tutti i giorni la lettera alla moglie”, ha detto il magrebino cogliendo di sorpresa l’italiano che gli ha confermato la notizia meravigliandosi di come ne fosse venuto a conoscenza. Tra una chiacchiera e l’altra, il magrebino ha continuato dicendogli, sempre in tono amichevole, “Ora che mio cugino non è più a Bologna, il debito che dovevi a lui lo devi a me”, per riferirsi a dei loschi affari commessi in passato tra il cugino del magrebino e l’italiano. La situazione è degenerata  quando il giovane magrebino si è impossessato delle chiavi dell’auto dell’italiano e si è allontanato a bordo dell’automobile dell’italiano. Il 30enne ha tentato di fermarlo ma è stato  bloccato dagli altri due magrebini. Il giorno dopo, la vittima ha ricevuto una telefonata di un soggetto con accento straniero che gli ha detto: “Prima si pagano i debiti e poi si rianno le cose. Ci vogliono 200 euro”. Il lunedì seguente, l’italiano ha ricevuto una seconda telefonata da parte dello stesso interlocutore che lo invitava a raggiungerlo al parcheggio del centro commerciale ‘Il Pilastro’, in via Luigi Pirandello a Bologna. Riconosciuto il giovane soggetto che gli aveva rubato la macchina due sere prima, l’italiano gli ha dato 100 euro in contanti dicendogli di non averne altri e lo ha  invitato a restituirgli l’auto al più presto, ma il malvivente gli ha ricordato che la questione si sarebbe conclusa pagando l’intera somma. Martedì scorso, invece, a seguito di una nuova telefonata, il magrebino si è detto  disponibile a restituirgli l’auto per altri 50 euro. L’italiano ha  chiesto allora qualche altro giorno per racimolare la cifra. All’appuntamento di ieri pomeriggio, avvenuto in via Italo Svevo, nel quartiere Pilastro, oltre al magrebino e all’italiano non sono mancati i Carabinieri del Nucleo Operativo che dopo essersi disposti in modo da non farsi vedere, sono intervenuti quando hanno visto che il malvivente estraeva il mazzo di chiavi dell’auto e lo consegnava alla vittima. L’auto, rinvenuta nelle vicinanze, è stata riaffidata al legittimo proprietario e il magrebino, identificato nel 22enne tunisino, gravato da precedenti di polizia e da un divieto di dimora nel comune di Bologna, è stato tradotto in carcere su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Bologna. Proseguono le indagini per  individuare anche gli altri due soggetti che hanno partecipato all’estorsione.  

Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

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