sabato 24 marzo 2012

RIFORMA DEL LAVORO: Il PDL sassese replica al PD.


Riceviamo dal PDL di Sasso Marconi e pubblichiamo:


Dopo aver letto il magro comunicato del segretario del pd di Sasso Marconi, nel quale si esprime contrarietà alla riforma del lavoro proposta dall'attuale governo, senza però darne alcun tipo di motivazione, abbiamo pensato di rendere pubblico un testo, proposto all'ultimo direttivo del partito dal nostro Capogruppo, che, essendo stato condiviso da tutti, rappresenta, con qualche contenuto in più, l'opinione del PdL di Sasso Marconi sulla riforma.

Noi possiamo anche condividere una posizione di contrarietà rispetto all'attuale riforma del lavoro, ma pensiamo che, oltre a dare semplici giudizi o a seguire, sempre e comunque con la testa china la cgil, ci sia anche bisogno di approfondire un pochino i temi trattati e di dare adeguate motivazioni ai propri elettori e alla gente che ancora crede che la politica possa avere dei contenuti validi da proporre:



RIPORTIAMO QUI SOTTO UN LINK PER LEGGERE IL RESTO DELLE OSSERVAZIONI PROPOSTE:

6 commenti:

Anonimo ha detto...

che novità sentir dire del PD senza L di fare solo critiche sull'operato di altri senza apportare dei contributi frutti di un loro ragionamento senza essere influenzati dalla tante basi che li mantengono in vita.

Anonimo ha detto...

peccato solo che il comunicato del PD di sasso sia rivolto alla parte sull'articolo 18 e non alla riforma intera, evidentemente il PDL di sasso aveva bisogno di battere un colpo...

Anonimo ha detto...

io invece da cittadino vorrei sapere che ne pensa il pdl sassese delle mancate liberalizzazioni del governo, quando c'è da chiedere a lavoratori e pensionati sono tutti leoni, ma quando si parla di liberalizzazioni sembrano dei pulcini bagnati, per non parlare della rai e della giustizia....
Fabio

Anonimo ha detto...

Che novità sentire battute superficiali da chi legge solo il titolo di un articolo...
Clicci il link sottostante e si legga le MOTIVAZIONI e i CONTENUTI messi in campo dal PdL di Sasso Marconi.
Luciano

Vincenzo Tondolo ha detto...

Mi permetto di inserirmi nel dibattito, sebbene non appartenga a nessuno dei due partiti, vivaddio. Mi sento di intervenire soprattutto per la mancanza di pudore da parte del PDL che, come fosse colpa/merito di altri, discetta in materia di mercato del lavoro dopo averlo ridotto ad un "libero pollaio per libera volpe" (cit.). Dell'altro schieramento, invece, ha destato un rumore assordante il gran russare provocato dal "pacchetto Treu", anno 1996. E ora, sul baratro in cui ci ha condotto il Silvio - che meno male c’è - con tutta la sua corte di nani e ballerine, si viene nientepopodimeno a distinguere tra “licenziamenti discriminatori (per motivi politici, sindacali, religiosi, razziali, di lingua e di sesso)e licenziamenti intimati in costanza di matrimonio”. Roba da azzeccagarbugli. Se foste, o tifosi dell’una o dell’altra fazione, a contatto con la realtà vi accorgereste dell’aumento degli imprenditori e disoccupati che si suicidano! A qualche centinaia di chilometri da Sasso Marconi, precisamente ad Arzignano, provincia di Vicenza, profondo nord-est, in una sola azienda, la Mastrotto Group, le Fiamme Gialle hanno scoperto 800 (dicasi 800) dipendenti irregolari. (“La Repubblica” l 27/08/2011). Spettabili contendenti, il problema non è la rigidità del mercato del lavoro, nel quale l’Italia con l’art.18 è già più flessibile di quello tedesco, francese, spagnolo, greco e di altri paesi europei, figuriamoci senza (controllare La Stampa del 18/03/2012). Ciò che scoraggia le imprese, che chiudono o scappano via è il pessimo sistema creditizio, la mancanza di politiche attive da parte delle Istituzioni, in genere occupate militarmente dai mestieranti della politica, il falso senso del merito che premia la docilità, che scoraggia la creatività e quindi penalizza i giovani. Quello che più non si capisce, o si comprende fin troppo bene, di questa “riforma” è l’assoluta inopportunità, la filosofia del rubare alimentata dall’ingordigia del denaro a tutti i costi, ecc. Con tutta l’evasione fiscale da recuperare, con tutta la corruzione da combattere, con la criminalità organizzata che si sta mangiando anche l’Emilia, con i banchieri, tassisti, notai e farmacisti …. perennemente intoccabili, cosa si va a riformare?, l’art.18 che salvaguarda il 10% dei lavoratori, contro riformando in peggio un mercato già scarnificato.
Chiedo scusa per aver disturbato la quiete della vostra accanita discussione, anche perché è una questione vostra di Sasso, mentre io abito a Vergato.
Vincenzo Tondolo

Anonimo ha detto...

Bella roba.

Vergato alle cento mille fabbriche e attività produttive (????).

Dove nessun residente prende il treno per raggiungere un posto di lavoro fuori da quel recinto perchè lì il pil è a tre cifre (????)

Dove ancora si da retta a quei pochi portatori di interessi e si violenta pedissaquamente il territorio, cementificandolo anche sopra e vicino a terreni idrogeologicamente franosi.

Dove si costruisce pardon ci incastra un ospedale tra una strada e un torrente non pensando a chi già tormentato dal fatto di accedere a quella struttura per fini diversi debba anche preoccuparsi di sgonfiare la proria auto e mettersela in tastca perchè i parcheggi li' non sono all'ordine del giorno salvo poi costruire un parcheggio per scambisti vicino al fiume reno.