L’area archeologica di Marzabotto rivive questa sera, giovedì 7 luglio, alle 21, per il primo spettacolo teatrale del Festival della commedia antica.
Sarà Cassandra la protagonista della serata di apertura, tra le più fragili tra le eroine classiche e sarà una conturbante Elisabetta Pozzi, quattro premi Ubu, David di Donatello, premio Duse, sodalizi artistici con i più importanti nomi del panorama teatrale, a portarla in scena, una drammaturgia ricca di suggestione ispirata a Eschilo, Euripide, Seneca, Baudrillard, Omero.
La profetessa troiana a cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna a non essere creduta è infatti una delle figure femminili del mito greco di più profonda tragicità - per l’impotenza, l’impossibilità di condivisione, la forzata solitudine nel sostenere il peso della conoscenza- in cui convivono, come in ogni donna, forza e fragilità. L’attualità di Cassandra rispecchia molte delle caratteristiche tipiche di una donna moderna.
L’antica commedia porta a galla la storia passata e la storia presente con tutte le sfumature tipiche dei tempi odierni.
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