La chiusura di otto punti nascita nei territori
montani e periferici dell'Emilia-Romagna scatena le proteste della Lega. A
denunciare la decisione è il consigliere regionale Tommaso Fiazza, che ha
presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti sulle
motivazioni del provvedimento.
"Da un lato, la Regione impone ai cittadini un
aumento della pressione fiscale di 420 milioni di euro annui, dall’altro taglia
servizi essenziali come i punti nascita, colpendo le aree più fragili e
disattendendo le promesse fatte in passato", afferma Fiazza. Tra le
strutture destinate alla chiusura definitiva figura anche il punto nascita di
Porretta Terme, su cui l'ex presidente Stefano Bonaccini si era impegnato per
una riapertura.
"Ci viene detto che i sacrifici
fiscali servono a salvaguardare la sanità pubblica, ma poi vediamo gli ospedali
di montagna e delle zone periferiche progressivamente abbandonati. È
inaccettabile", prosegue il consigliere leghista. "L’assessore alla
Sanità giustifica la chiusura parlando di 'condizioni di sicurezza
insufficienti', ma costringere le donne in gravidanza a percorrere decine di
chilometri su strade impervie per raggiungere un punto nascita ancora attivo è
altrettanto insicuro".
Sulla stessa linea Matteo Di Benedetto, vicesegretario provinciale della Lega a Bologna: "Ancora una volta la sinistra tradisce i territori montani e periferici, ricordandosi della sanità locale solo in campagna elettorale. Noi della Lega continueremo a batterci affinché nessun cittadino venga lasciato indietro".
8 commenti:
Poiché la Lega è al governo faccia il
collegamento Reno-Setta e Salvini
che è il ministro delle infrastrutture e trasporti metta i soldi.
Così si vede l'impegno della Lega
per le zone montane altrimenti sono
solo bla bla bla.
La reno-setta è interessante solo per gli industriali di alto reno terme, fanculo la variante reno-setta.
Anonimo delle 19:54! Consiglio: ripulire i neuroni dalla segatura che ci sta intorno. Dopo la pulizia ti sembrerà tutto più chiaro e potrai capire l'importanza della bretella (voglio che tu capisca, non quella dei pantaloni) Reno/Setta. Comunque auguri!
Allora le vanno bene le interruzioni della ss. 64 porrettana come l'ultima che c'è stata questa settimana .
Anche ai pendolari andrebbe bene
la variante Reno-Setta.
AVREI UNA PROPOSTA ALLA REGIONE, CHIUDETE PUNTI NASCITA A BOLOGNA E APRITE I PUNTI NASCITA IN APPENNINO, CHE VENGANO I CITTADINI A NASCERE IN MONTAGNA! SEMPRE FORTI CON I DEBOLI E DEBOLI CON I FORTI!
Veramente ci sarebbero anche gli artigiani che avrebbero l'opportunità di allargare i loro confini verso la Toscana e verso Bologna per poter partecipare ai cantieri esistente e di futura costituzione. Per il resto sei incommentabile.
per l'anonimo appassionato della Reno-Setta, e dopo aver pendolato per anni sulla sp 24 di Grizzana, le garantisco che il problema non erano i 12,7 km da Vergato a ponte Locatello ma lo stato generale della manutenzione e da allora è solo peggiorato.
Mi rendo conto che un mezzo pesante ha più difficoltà di un furgone su quella strada ed intercetterebbe prima l'autostrada ma le ricordo che di industria ne è rimasta ben poca, tutta delocalizzata in paesi con strade da terzo mondo.
NO PASSANTE, ASSUMIAMO STRADINI
e scusate il "fuori tema" del passante, per stare in tema Punti Nascite bella la proposta di 21febbraio 5:14
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