In prima linea in ricerca e prevenzione della demenza, l’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche si colora di viola per sensibilizzare
L’Azienda
USL di Bologna informa:
LL’IRCCS Istituto delle Scienze
Neurologiche (ISN) di Bologna aderisce alla Giornata Mondiale dell'Alzheimer,
istituita nel 1994 dall'Organizzazione mondiale della Sanità e dall’Alzheimer's
Disease International, in calendario il 21 settembre. Per l’Istituto si tratta
di un’occasione per rinnovare il suo impegno nella lotta contro le demenze e,
in particolare, proprio la malattia di Alzheimer, che rappresenta la principale
causa di demenza, colpendo oltre il 50% dei casi. Per sensibilizzare la
popolazione e come segno di vicinanza alle famiglie colpite da questa malattia,
come i palazzi istituzionali d’Italia e di altri Istituti, la facciata
dell’IRCCS ISN di Bologna si illumina di viola aderendo all’iniziativa
dell’Intergruppo parlamentare per le neuroscienze e l'Alzheimer.
Con un aumento previsto dei casi di
demenza in Italia, che secondo le stime raggiungeranno i 2,3 milioni entro il
2050, l'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche sta intensificando i propri
sforzi per individuare strategie efficaci di prevenzione, diagnosi precoce e
cura. L’Istituto è attivamente impegnato nello studio dei biomarcatori
liquorali e sanguigni, fondamentali per la diagnosi precoce della malattia.
Questi studi, portati avanti dal laboratorio diretto del professor Piero Parchi,
collocano l’Istituto tra i centri di eccellenza a livello internazionale.
L’Istituto, grazie alla sua rete
scientifica internazionale, inoltre, segue da vicino i progressi delle terapie
innovative come gli anticorpi monoclonali, che sebbene ancora non approvati in
Europa, hanno mostrato risultati promettenti negli Stati Uniti. In parallelo,
si lavora su approcci non farmacologici che puntano a migliorare la qualità
della vita dei pazienti e delle loro famiglie.
Secondo le più recenti ricerche,
affrontare fattori di rischio come perdita dell'udito, obesità, ipertensione e
isolamento sociale potrebbe prevenire fino al 45% dei casi di demenza. L’IRCCS
ISN si impegna quindi anche nella diffusione di campagne di sensibilizzazione
rivolte alla popolazione, per promuovere stili di vita sani che possano
contribuire a ritardare l’insorgenza della malattia.
In questo contesto, il professor Raffaele Lodi, Direttore Scientifico dell'IRCCS, sottolinea l’importanza della diagnosi precoce: “Il processo degenerativo alla base dell'Alzheimer inizia almeno venti anni prima della comparsa dei primi sintomi. Questo ci offre una finestra temporale cruciale per identificare i soggetti a rischio e intervenire tempestivamente. Attualmente, non sono disponibili terapie farmacologiche risolutive, ma le terapie abitative, sociali e corretti stili di vita hanno un impatto positivo, ritardando l'esordio della malattia e rallentandone l'evoluzione progressiva”.
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