Il
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà oggi a Marzabotto per
commemorare gli 80 anni dall’eccidio nazifascista. Alla solenne cerimonia
parteciperà anche il Presidente della Repubblica Federale Tedesca, Frank-Walter
Steinmeier, insieme a rappresentanti delle istituzioni e a una vasta folla di
cittadini.
Davanti
al municipio, un corteo composto da migliaia di persone ha atteso l’arrivo dei
due capi di Stato, giunti a Bologna intorno alle 11:30. Successivamente,
Mattarella e Steinmeier incontreranno i familiari delle vittime a San Martino,
il borgo che fu teatro di una delle più terribili stragi naziste, avvenuta il
30 settembre 1944. La cerimonia prevede la deposizione di corone in memoria
delle vittime, seguita dai discorsi ufficiali dei due presidenti in piazza a
Marzabotto, dove un maxischermo permetterà ai presenti di seguire l’evento.
"Il
male è molto più pericoloso senza giustizia", ha sottolineato il cardinale
e presidente della CEI, Matteo Zuppi, durante la messa nella chiesa parrocchiale
di Marzabotto. Il cardinale ha inoltre ricordato Ferruccio Laffi, sopravvissuto
alla strage e testimone dell’eccidio, scomparso nel gennaio scorso. "La
giustizia è più forte della vendetta", ha aggiunto Zuppi, invitando a
contrastare il male con l’amore.
Paolo
Elmi, presente alla commemorazione, ha raccontato la sua storia personale:
"A Monte Sole ho perso 16 parenti, tra cui tre zie e mia nonna materna. Io
mi salvai perché ero stato sfollato due giorni prima". Elmi, che ha
partecipato anche al processo al Tribunale militare di La Spezia per l’eccidio
di Monte Sole, ha concluso: "La cosa che mi ha fatto più male è stata la
liberazione del maggiore Walter Reder", condannato all'ergastolo nel 1954
per la strage e liberato nel 1985 dopo aver trascorso 40 anni nel carcere di
Gaeta.
Il
Ministro per le Riforme Istituzionali, Elisabetta Casellati, ha dichiarato:
"Oggi commemoriamo l’eccidio di Monte Sole e Marzabotto, una delle
tragedie più atroci della Seconda Guerra Mondiale e della storia del nostro
Paese. Tra settembre e ottobre del 1944, le truppe naziste, con la complicità
delle milizie fasciste, massacrarono quasi 800 civili inermi, inclusi bambini,
anziani e donne. In un momento storico segnato da conflitti e tensioni
internazionali, la memoria di questo crimine ci ricorda quanto profondo sia
l'abisso in cui l’umanità può sprofondare quando guerra, odio e intolleranza
prevalgono".
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