Individuati dal NAS 5 casi di carne
infetta messa in vendita. Sospese 3 attività commerciali
I Carabinieri del NAS hanno effettuato nelle province di Bologna, Ferrara, Rimini, Ravenna e Forlì Cesena numerosi controlli mirati alla prevenzione della diffusione della Peste Suina Africana (PSA), condotti anche con la collaborazione dei Servizi Veterinari delle AUSL.
Le
ispezioni hanno interessato attività di ristorazione, esercizi commerciali di
vendita all’ingrosso e al dettaglio di alimenti etnici, stabilimenti di
produzione e lavorazione delle carni.
In
diverse circostanze sono stati prelevati dei campioni per l’identificazione del
DNA e la ricerca di PSA le cui analisi, in 5 casi, hanno evidenziato la
presenza del virus che però è bene ricordare non è trasmissibile all’uomo.
I
prodotti alimentari risultati positivi al virus sono stati avviati alla
distruzione, mentre si è proceduto al ritiro di quelli eventualmente ancora in
commercio.
I
controlli, anche nei casi dove non è stata evidenziata la presenza di peste
suina, hanno consentito comunque di accertare diverse irregolarità nel settore
della sicurezza alimentare:
-
gravi carenze igienico sanitarie e strutturali per la presenza di sporco
diffuso e pregresso nei locali destinati alla preparazione e al deposito degli
alimenti nonché delle attrezzature impiegate nella manipolazione;
- presenza di insetti, anche vivi, oltre a
escrementi di roditori a causa di una mancata applicazione di idonee procedure
e interventi finalizzati al contrasto degli animali infestanti;
-
omessa applicazione delle procedure previste dal manuale di autocontrollo
basato sul sistema H.A.C.C.P;
-
mancata rintracciabilità della provenienza delle carni.
La
particolare attenzione posta alla provenienza delle carni ha portato al
sequestro di un totale di 5.500 kg per mancanza delle informazioni obbligatorie
e nello specifico 3.800 kg in provincia di Ferrara, 300 kg in provincia di
Forlì-Cesena e 1.400 kg in provincia di Bologna.
Nel
complesso sono state elevate 16 sanzioni amministrative a carico degli
operatori del settore alimentare per un importo complessivo di 25.000,00 €.
Su
richiesta dei Carabinieri del Nucleo felsineo, il Dipartimento di Sanità
Pubblica delle AUSL ha proceduto alla
sospensione di 3 attività commerciali.
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