mercoledì 11 settembre 2024

Anche Bologna ha il suo ‘diplomificio’?

 La Guardia di Finanza sta indagando. In corso perquisizioni e sequestri.

 

I finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno rilevato una serie di illeciti che sarebbero stati commessi da un istituto di recupero anni scolastici per agevolare la promozione dei propri studenti presso due istituti paritari situati in altre Regioni.

In particolare, a fronte del pagamento di consistenti quote di iscrizione, gli studenti partecipavano alle lezioni a Bologna per poi sostenere e superare  gli esami presso gli istituti paritari, sulla base di false attestazioni di residenza o domicilio ovvero di alternanza scuola-lavoro.

Una cospicua parte dell’iscrizione veniva girata sotto forma di ‘tassa d’esame’ agli istituti paritari che, in cambio, avrebbero assicurato la promozione di tutti gli studenti inviati dalla scuola di formazione bolognese. L’accordo corruttivo ha consentito a quest’ultima di incrementare i ricavi del 600% in soli 5 anni.

Dalle prime ore della mattina sono in corso perquisizioni da parte di 20 militari della Guardia di Finanza di Bologna nei confronti del presunto 'diplomificio' . L’autorità giudiziaria ha ipotizzato a carico dei responsabili i reati di associazione per delinquere finalizzata al falso e alla corruzione disponendo il sequestro dei conti correnti nonché dell’immobile di Bologna nel quale si svolgono i corsi di recupero.

Il Comando della Guardia di Finanza precisa che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte a indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

L’attività condotta dalla Guardia di Finanza di Bologna, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, testimonia l’impegno congiunto a tutela della legalità economica e costituisce uno dei primi risultati della specie a seguito della stipula, il 6 febbraio 2024, del protocollo d’intesa tra il Ministro dell’Istruzione e del Merito e il Comandante Generale del Corpo per il contrasto ai ‘diplomifici’.

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