mercoledì 7 febbraio 2024

La Regione ha istituito la figura dell’agricoltore custode del territorio e dell’agrobiodiversità'

 L’Assemblea ha dato il via libera a una risoluzione di Giancarlo Tagliaferri (Fdi) emendata dal Pd che, fra le altre cose, istituisce la “Giornata regionale dell’agricoltore custode del territorio e dell’agrobiodiversità”

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E’ stata approvata la risoluzione di Fdi per istituire la 'Giornata regionale dell’agricoltore custode del territorio e dell’agrobiodiversità' al fine di valorizzare la figura di chi si prende cura del territorio.

A chiederlo è una risoluzione di Fratelli d’Italia sottoscritta da Giancarlo Tagliaferri (primo
firmatario) e Luca Cuoghi, in cui si ricorda come esista già una legge in materia a cui bisogna dare seguito. A votare a favore, il centrodestra e anche la maggioranza, dopo l’approvazione di due emendamenti presentati dal Partito democratico.

“Dobbiamo proseguire sulla strada avviata dal legislatore regionale e nazionale, nella certezza che il ruolo dell’agricoltore quale custode del territorio e tutore dell’ambiente si è dimostrato fondamentale nel corso dei secoli e, in particolare, negli ultimi anni, soprattutto in quelle aree del paese progressivamente abbandonate dalla popolazione rurale”, spiegano Tagliaferri e Cuoghi, per i quali si deve “incentivare l’attività imprenditoriale agricola, soprattutto giovanile, riconoscendo e valorizzando il ruolo di questi imprenditori anche a livello economico”.

La risoluzione impegna la giunta “a verificare la fattibilità di una piena – seppur tardiva – attuazione dell’articolo 10 della legge regionale 28 del 2001 anche utilizzando risorse già destinate nelle direzioni che la legge disciplina e allargando la nozione stessa di ‘agricoltore custode’ non solo per la salvaguardia della biodiversità, ma anche per la cura e tutela dell’ambiente e del territori; a realizzare l’albo degli ‘Agricoltori custodi del territorio e dell’agrobiodiversità’, in collaborazione con i comuni dell’Emilia-Romagna, al fine di dare concretezza a quanto previsto dalla Legge regionale, in particolare per quanto concerne la manutenzione dei fossi e dei piccoli corsi d’acqua; a riconoscere agli agricoltori iscritti nel registro un premio economico a fronte dell’impegno profuso nella salvaguardia della biodiversità e dell’integrità territoriale, anche in funzione di incentivo a svolgere tale attività di tutela”.

Fdi inoltre, chiede di istituire “la ‘Giornata regionale dell’Agricoltore Custode del Territorio e dell’agrobiodiversità’ quale momento di sensibilizzazione rivolto ai cittadini in merito alla funzione sociale dell’agricoltore custode e di avviare d’intesa con le associazioni di categoria, uno studio approfondito e realistico sulla qualità della vita dell’agricoltore al fine di assumere iniziative che possano semplificarne la sua attività, con particolare attenzione all’imprenditoria agricola giovanile”.

Per Stefano Caliandro (Partito democratico) questo argomento è “stato affrontato fin dal 2008. Vogliamo tutelare gli agricoltori e gli allevatori. Nel 2015 e nel 2018, i governi di centrosinistra hanno posto attenzione a questi temi. In regione ci sono oltre 50mila aziende agricole che rappresentano oltre 1.000 ettari di terreno, un patrimonio. Bisogna intervenire con un albo, per evitare improvvisazioni. Va ricordato che una delle scelte più proficue è stata quella di creare la giornata dell’agricoltore e la Regione la promuove nella giornata mondiale della biodiversità. La proposta ci vede favorevoli”.

Emiliano Occhi (Lega) ha ricordato “un ordine del giorno che andava in questa direzione: gli agricoltori e gli allevatori, o chi ha ancora la proprietà del terreno, devono avere contributi per tutelare il territorio. Sono persone che conoscono il territorio e lo sanno manutenere”.

(Gianfranco Salvatori)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie ma che gentili, da agricoltore li ringrazio(ironia) per tutte le cose inutili sono bravissimi e generosi, a quando una panchine verde anche per noi? Siete inutili come le iniziative che prendete, servi UE.

Anonimo ha detto...

Ma che coerenza!!! E intanto Bonaccini vuole pagare un tanto all'ettero per non coltivarlo. Così si potranno mettere pannelli fotovoltaici per alimentare le fabbriche che produrranno carne sintetica, farina di grillo e di bacherozzi vari. Superservi della UE.