43enne pakistano residente a Marzabotto accusato di maltrattamenti in famiglia e lesione personale.
Ordinanza di misure cautelari nei confronti di un 43enne indagato per
maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesione personale aggravata.
A portare al provvedimento restrittivo, la denuncia della moglie dell’indagato, una pakistana sulla trentina, presentata ai Carabinieri di Marzabotto il 30 gennaio scorso. La donna ha raccontato ai militari una serie di episodi violenti accaduti negli anni, dopo che la coppia si era trasferita dal paese d’origine in Italia. La donna ha precisato che, non avendo lei un’occupazione lavorativa, era costretta a dipendere economicamente dal marito e quando gli chiedeva dei soldi o gli avanzava altre richieste necessarie al mantenimento della famiglia, lui reagiva mettendo a soqquadro l’appartamento e l’aggrediva verbalmente e fisicamente con schiaffi, morsi e tirate di capelli, anche di fronte alla figlia che avevano avuto nove anni fa.
Temendo poi rappresaglie
da parte del marito, aveva taciuto, evitando persino di andare al Pronto
Soccorso per farsi medicare le ferite che lui le aveva provocato: un livido sul
volto, un morso e l’asportazione di una ciocca di capelli dal cuoio capelluto.
Dopo anni di sofferenze e stanca delle aggressioni subite, la donna si è
rivolta ai Carabinieri per chiedere aiuto.
In seguito, però, la donna è tornata in caserma e ha ritrattato la versione
dei fatti, ma le indagini sono proseguite ugualmente e l’Autorità giudiziaria
ha richiesto la misura cautelare che è stata accolta dal Giudice.
Rintracciato dai Carabinieri, l’uomo è stato allontanato dalla casa
familiare e gli è stato imposto il divieto di avvicinamento e comunicazione con
le persone offese, con l’applicazione del braccialetto elettronico.
2 commenti:
E c'era chi diceva che la loro coltura sarà la nostra... e continua a pontificare...
Egregio anonimo delle 11.24, ho apprezzato la tua "coltura": ma che cosa coltivi?
Se invece ti riferivi alla cultura, quella è tutta da costruire...
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