Gli specialisti del soccorso in alta quota insieme ai professionisti del Dipartimento dell’Emergenza dell’Azienda USL di Bologna si sono riuniti per condividere le linee guida sulla gestione dei pazienti in ipotermia, simulando scenari sul campo
L’Azienda USL di Bologna informa:
La Centrale Operativa 118 Emilia est
torna a partecipare alla due giorni di confronto tra esperti del soccorso in
montagna sul Monte Cimone. Mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio i professionisti
del Dipartimento dell’Emergenza dell’Azienda USL di Bologna si sono riuniti
insieme ai massimi esperti del soccorso in montagna per approfondire la
gestione del paziente ipotermico: dalla scena sino alla gestione
intraospedaliera, seguendo le linee guida internazionali di ICAR (Commissione
internazionale per il soccorso alpino).
Durante la prima giornata, mercoledì
21 febbraio, si è tenuto presso il Centro Culturale Italo Bortologgi (Fanano,
MO) un congresso finalizzato al confronto tra esperti internazionali e
responsabili dei servizi dei Dipartimenti Emergenza Urgenza di tutta
l’Emilia-Romagna con l’obiettivo di creare sinergie sempre più efficaci tra i
vari sistemi dei Dipartimenti Regionali, nonché tracciare le linee guida
regionali per la gestione dei pazienti in ipotermia.
Il programma ha previsto i seguenti
interventi: Oskar Zorzi, Bergrettungsdienst (BRD) dell'Alpenverein Südtirol
(AVS), “Aspetti tecnici e organizzativi del soccorso in valanga: il modello
Alto Adige”, Simon Rauch, Senior Researcher, Institute of Mountain Emergency
Medicine - Eurac Research, Bolzano, “Management clinico del paziente
ipotermico”; Francesco Marconi e Matteo Erbacci, Soccorso Alpino Emilia
Romagna, “Ipotermia e monitoraggio in ambiente impervio: quali strumenti per i
soccorritori?”; Oscar Santunione e Claudia Dallari, FISPS Emilia Romagna,
“Soccorso in pista e trattamento sanitario: realtà ed evoluzione del
Comprensorio CimoneSci”; Luigi Festi, Direttore International Master Course in
Mountain Emergency Medicine, “Il paziente ipotermico in Regione Lombardia:
protocollo operativo e gestionale”; avv. Marco Del Zotto, “Responsabilità dei
soccorritori: in pista come fuori?”.
La prima giornata formativa si è
conclusa con la tavola rotonda “Ipotermia accidentale: quale gestione? Verso
una procedura condivisa in Emilia-Romagna”, moderata da Carlo Coniglio,
Responsabile della Rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna. In questa
sede sono stati presentati i risultati preliminari della costruzione di un
percorso regionale condiviso sul trattamento del paziente ipotermico, come per
esempio un soggetto travolto da valanga. Un traguardo raggiunto grazie ad un
gruppo di lavoro costituito dai rappresentanti regionali del 118 di Bologna, Parma,
Modena e dell’Ausl Romagna e quelli dei centri ECMO attivi in Emilia-Romagna,
ovvero Policlinico di Sant’Orsola, Ospedale Maggiore di Bologna, Ospedale di
Parma, Modena e Cesena.
“Mettere insieme professionisti di
diverse estrazioni favorisce lo sviluppo organizzativo e una crescita
interprofessionale di cui possono beneficiare tutti, ed in particolare i
pazienti. Siamo felici di aver portato il nostro contributo in quanto
professionisti coinvolti sia nella fase dei soccorsi extraospedalieri, sia nella
gestione intraospedaliera del paziente critico” ha precisato Carlo
Coniglio, Responsabile della Rianimazione dell’Ospedale Maggiore.
“L’intervento tempestivo in
situazioni di traumi e incidenti in alta quota è decisivo. Attuare procedure
operative, linee guida e terapie efficaci in loco permette di anticipare
l’ospedalizzazione successiva e guadagnare così fino ad un’ora, fondamentale
per la sopravvivenza della persona recuperata” ha commentato Oscar
Santunione, Coordinatore FISPS Soccorso Piste Cimone, organizzatore della
due giorni.
La due giorni di formazione si
concluderà con l’esercitazione sul campo presso il Passo del Lupo (Sestola, MO)
nell’ambito del comprensorio sciistico del Monte Cimone. Qui avverrà la
simulazione dell’arrivo di un paziente ipotermico in arresto cardiaco nonché la
sua gestione in una sala d’emergenza intraospedaliera da parte di un ECMO team.
“Un importante traguardo, raggiunto
grazie a questa due giorni, è stato la validazione di un’istruzione operativa
regionale, condivisa dalle tre centrali operative dell’Emilia-Romagna (Emilia
Est, Emilia Ovest e Ausl Romagna), finalizzata ad attivare in modo omogeneo e
standardizzato le squadre territoriali del soccorso alpino in ambienti non
raggiungibili su gomma e consentirne il trasporto sugli elicotteri regionali,
riducendo così al minimo i tempi di recupero del paziente” ha
sottolineato Andrea Franceschini, Coordinatore Centrale Operativa
118 Emilia Est.
"Pur riconoscendo l'eccezionalità di incappare in una situazione di soccorso in uno scenario valanghivo alle nostre quote, unito al cambiamento climatico sotto gli occhi di tutti, è utile, oltre che motivo di orgoglio, assistere alla nascita di un percorso condiviso a livello regionale nel quale le preziose risorse ultraspecialistiche per il trattamento con circolazione extracorporea, in casi selezionati di arresto cardiaco, vedano le tre Centrali Operative 118 Emilia Ovest, Emilia Est e Romagna, con il loro "know how" e la loro dotazione di tecnologia, collaborare come regia unica” ha concluso Simone Baroncini, Responsabile medico della Centrale Operativa 118 Emilia Est.
Nessun commento:
Posta un commento