La pentola
delle amministrative del prossimo giugno nelle valle del Reno e del Setta
‘borbotta’ ma non bolle ancora: poche le comunicazioni, tante le indiscrezioni
e ancor di più le ipotesi che viaggiano di bocca in bocca senza nulla di
ufficiale.
Marzabotto,
come Vergato, avrebbe abbandonato gli schemi tradizionali per presentarsi
alla verifica elettorale in modo alquanto inusuale. Nel primo comune il PD ha
confermato la piena fiducia alla sindaca uscente Valentina Cuppi la quale
guiderà una sua lista, si dice molto simile a quella che l’ha affiancata nel
mandato che si conclude, da Pioppe di Salvaro poi viene annunciata una nuova
lista di orientamento di sinistra e nel
versante avverso c’è già l’annunciata lista di Morris Battistini intitolata ‘La
Voce’ che avrebbe l’appoggio di Forza Italia e Lega, mentre si sa di una probabile
seconda lista formata da Fratelli
d’Italia con una componente uscita dal PD, non ancora ufficializzata. La Cuppi si
troverebbe così attaccata da tre liste e se due di esse quella di Battistini e
quella di Fratelli d’Italia trovassero una intesa e una unificazione, per la Cuppi potrebbe diventare una corsa in
salita quella per la vittoria di giugno. Ma è opinione diffusa che l’accordo
fra Battistini e l’altra lista sia impossibile.
Più
frizzante e interessante invece il contesto ‘amministrative’ a Vergato dove, fino ad ora, è stata data per certa la riconferma della lista del sindaco
uscente Giuseppe Argentieri, di quella di sinistra con al centro il PD e, come si è
parlato più volte, di una terza, poi smentita e ora riconfermata dai bene
informati. Quest’ultima troverebbe
ragione nell’insoddisfazione di due frazioni, Riola e Tolè e di Forza Italia e
qualcuno, non si sa fino a che punto maliziosamente o per speranza, dice che il
PD, finora sornione quasi in attesa di afferrare la preda, starebbe valutando e
forse proponendo una alleanza per un’unica lista assieme a questa ipotetica terza. Diventerebbe così uno scontro a due con forte incertezza sul risultato finale.
Stessa
situazione si starebbe verificando a Monzuno dove la presenza di una terza
lista è stata ufficializzata. Si sapeva già infatti della riconferma della lista Dimmi
con a capo il sindaco uscente Bruno Pasquini e di quella di sinistra
imperniata sul PD ma anche qui c’è chi parla di una possibile alleanza fra la
terza lista e quella del PD e ciò dettato da una semplice ragione strategica:
le due avverse alla Dimmi insieme potrebbero competere, divise invece il
confronto si presenta per loro difficile.
Chiara la strategia della sinistra a Casalecchio di Reno e Sasso Marconi, dove tutto sembra ormai deciso con qualche incertezza sulle adesioni delle formazioni partitiche minori. Ancora in alto mare invece la barca del centro destra: non è ancora stato indicato il candidato sindaco in entrambi i Comuni e grande incertezza è data dalla presenza di alcuni personaggi che godono della considerazione del partito di provenienza. Stanno galleggiando nell’etere in attesa di calare nel concreto ed è un’altra delle grandi incognite che se azzeccate potrebbero fare la ‘fortuna’ della formazione in cui verranno calate oppure la ‘sfortuna’.
Ma
qui non siamo più nel campo della strategia, quella che la delicatezza dei paesi richiede.
Qui si tratta di dare un ruolo a chi si ritiene un capace amministratore, ma non
sempre le piccole comunità dell’Appennino condividono e votano chi viene
indicato dall’alto.
5 commenti:
A Grizzana Morandi invece? Non si riesce a trovare qualcuno che abbia voglia di fare una lista di opposizione, perciò o il Sindaco è un fenomeno oppure a Grizzana Morandi la democrazia ha perso, non sanno neanche cosa voglia significare, tutti al soldo.
Da pioppe di Salvaro una nuova lista di orientamento di sinistra? Possiamo saperne di più, chi sono dove sono, come si chiama?
Il rito delle elezioni, serve a consacrare un pluralismo FASULLO.
Gne gne gne
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