8 febbraio, un animale perde la vita sui binari e arriva l’ennesima giornata di passione per i pendolari.
Valerio Giusti sulla pagina del Comitato Ferrovia Porrettana riporta:
Causa l’investimento di un animale da parte del treno
19576 da Porretta, il convoglio è patito
con 22 minuti di ritardo cagionando ritardi a catena sui treni incrocianti e
successivi carichi di studenti e lavoratori che dovevano timbrare il
cartellino.
Treno 19578 delle 6:08 = 39 minuti
Treno 19580 delle 6:40 = viaggia con 16' di rirado
Treno 19584 delle 7:18 fermo a Pioppe in attesa di
un incrocio
Da Bologna:
Cancellato Marzabotto 19583;
Treno 19589 delle 6:30 , viaggiava con 20 minuti di
ritardo e poi soppresso a Riola. PERCHÉ??
Difficoltà anche per il treno da Porretta 19586 delle 7:50.
Cosa faranno i viaggiatori che aspettavano il treno?
Treno successivo, auto, ferie o solo imprecazioni?
Una pendolare scrive: "né oggi, né martedì 6 febbraio a Lama di Reno hanno comunicato il ritardo del treno. Nessun annuncio se non quando il treno è stato in arrivo alle 7:13 hanno comunicato il treno delle 6:47 era in ritardo. Questo è un problema perché con l'annuncio in anticipo le persone potrebbero regolarsi. Oggi secondo giorno di ritardo in questa settimana e oltretutto siamo arrivati a Sasso Marconi e siamo di nuovo fermi in attesa del treno da Bologna. Altri 12 minuti. So che è difficile gestire tutto, io devo mettere ogni volta 30/60 minuti di permesso perché non ho orario flessibile".
Un'altra pendolare scrive:
"Prima di immaginare treni passanti che vanno a
Pianoro sarebbe opportuno risolvere i disagi che da anni i pendolari sono
costretti a subire. Anche questa mattina cancellato treno delle 7:50 da
Porretta , motivo sconosciuto, vergogna!"
1 commento:
Vergogna, vergogna e ancora vergogna!
Se ne sbattono le istituzioni e le terga dei politici locali al calduccio negli uffici.
I pendolari devono rassegnarsi all'idea che, da parte della dirigenza preposta, manca la volontà di lavorare per risolvere i problemi cronici della rete ferroviaria. Adesso anche un animale, immagino il solito ungulato, può provocare disservizi a catena. Roba da terzo mondo!
Ma chi li avrà messi lì questi stramaledetti ungulati che creano solo danni e nessun vantaggio se non ai cacciatori di turno! Peccato che i pendolari non possano invadere per protesta i binari con i trattori come fanno gli agricoltori!
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