In una azienda agricola di Sasso Marconi sono stati trovati 3 braccianti, privi di idoneità sanitaria, in quanto non sottoposti a preventiva visita medica e privi di formazione specifica in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro informa:
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna e del Comando Provinciale di Bologna, hanno eseguito alcuni controlli per verificare il
rispetto delle leggi in materia di lavoro e la regolare instaurazione dei
rapporti di lavoro.
Le
aziende ed attività ispezionate sono state 7 ed è stato individuato 1 lavoratore impiegato
“in nero”, ovvero senza alcun contratto di assunzione e privo di regolare
permesso di soggiorno.
Nel
corso delle ispezioni in materia di lavoro, sono state eseguite, inoltre, verifiche
finalizzate alla corretta osservanza delle norme a tutela della salute e
sicurezza dei lavoratori previste dal D.lgs 81/2008.
A
seguito delle accertate gravi inadempienze da parte dei datori di lavoro in
materia di salute e sicurezza a tutela dei lavoratori e per le violazioni
inerenti l’impiego in maniera irregolare di cittadini stranieri privi di titoli
di soggiorno, gli stessi, nel numero complessivo di 7 datori di lavoro, sono stati
deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna.
Le
attività sospese, sia per la presenza di lavoratori in ‘ nero’, sia per gravi
violazioni relative alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui
luoghi di lavoro, risultano essere 5 su 7 aziende ispezionate.
Elevate sanzioni amministrative e
ammende per un ammontare complessivo di 70.000 euro.
In
particolare:
VERIFICHE ED ISPEZIONI DI ATTIVITA’
COMMERCIALI IN BOLOGNA
- 3 attività controllate;
- Adottati 2 provvedimenti di
sospensione di attività imprenditoriale;
- Violazioni in materia di sicurezza
e tutela della salute dei lavoratori.
Il
controllo di 3 attività commerciali e in
2 attività di rivendita di abbigliamento e calzature, gestite da imprenditoria
cinese, è stato riscontrato l’impiego di 6 lavoratori, senza la preventiva e
obbligatoria formazione in materia di sicurezza e dei rischi presenti sui
luoghi di lavoro. Per una delle due
attività, inoltre, è stata riscontrata anche la mancanza della redazione del
documento di valutazione dei rischi previsto dall’art. 29 D.lgs81/2008. In
relazione a quest’ultima violazione è stato applicato il provvedimento della
sospensione dell’attività imprenditoriale.
Ulteriore
provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale è stato disposto nei
confronti di imprenditore di nazionalità bengalese, per aver omesso, anche in
questo caso, l’elaborazione del documento di valutazione dei rischi, in
relazione alla attività di rivendita carni.
Elevate sanzioni/ammende per circa 30.000
euro.
VERIFICHE ED ISPEZIONI EFFETTUATE AD
ATTIVITÀ COMMERCIALI IN IMOLA E SAN
GIOVANNI IN PERSICETO E NEL SETTORE AGRICOLO IN SASSO
MARCONI
- 4 attività controllate;
- 1 maxi sanzione per lavoratore
straniero “in nero” e privo di permesso di soggiorno;
- Adottati 3 provvedimenti di sospensione dell’attività
imprenditoriale;
- Violazioni in materia di sicurezza
e tutela della salute dei lavoratori.
In
Sasso Marconi il controllo di un’azienda
agricola ha rivelato l’impiego di 3 braccianti, privi di idoneità sanitaria, in
quanto non sottoposti a preventiva visita medica e privi di formazione
specifica in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
In
San Giovanni in Persiceto venivano
sottoposte a controllo 2 attività commerciali esercenti attività di
pizzeria/rosticceria, presso le quali veniva riscontra la mancata elaborazione
del documento di valutazione dei rischi e pertanto, in entrambi i casi, è stato
applicato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
In
Imola i Carabinieri del NIL, nel corso di ispezione
ad attività di ristorazione, riscontravano l’impiego da parte di imprenditore
di nazionalità turca, di un lavoratore connazionale ‘in nero’, privo di contratto
e privo di permesso di soggiorno. Per tali ragioni, è stato adottato il provvedimento
di sospensione dell’attività imprenditoriale e il titolare dell’azienda veniva
deferito all’ A.G. felsinea per violazione delle disposizioni riguardanti
l’impiego di stranieri in ambito lavorativo.
Elevate complessivamente
sanzioni/ammende per circa 40.000.
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