Nascosti al fisco italiano disponibilita’ finanziarie detenute all’estero e proprieta’ immobiliari e mobiliari per oltre due milioni di euro.
La Guardia di Finanza di Bologna ha condotto una verifica nel settore della fiscalità internazionale, orientata ad
accertare il rispetto della normativa sul monitoraggio fiscale nei confronti di
un soggetto, formalmente residente nel bolognese, ma di fatto in Spagna.
Dall’attività ispettiva, condotta dai finanzieri della Compagnia di Imola utilizzando il sistema di interscambio automatico, elaborato dall’O.C.S.E e finalizzato alla condivisione di informazioni finanziarie tra i Paesi aderenti, è emerso che il soggetto avrebbe omesso l’indicazione, nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, di essere intestatario di un conto corrente acceso presso un istituto di credito iberico con una giacenza di oltre 1 milione di euro.
I successivi approfondimenti, mirati alla ricostruzione delle possidenze immobiliari, hanno permesso di individuare la proprietà da parte dell’interessato verificato di una villa con piscina di circa 400 metri quadrati, prospiciente la spiaggia valenciana, del valore di 750 mila euro. Inoltre, grazie al coordinamento informativo con la Sezione Operativa Navale di Marina di Ravenna, è stato possibile ascrivere al verificato la titolarità di una barca a vela della lunghezza di 12 metri dal valore di circa 230 mila euro.
L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro gli evasori fiscali, anche con l’impiego degli efficaci strumenti di cooperazione tributaria internazionale che costituiscono un indiscutibile punto di riferimento per l’intera Amministrazione finanziaria.
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