giovedì 24 agosto 2023

Marzabotto. Una festa medievale vuole far risorgere Medelana

Vittima del trasferimento a fondo valle della viabilità principale e dell’arrivo dell’era artigianale-industriale, la frazione cerca una nuova alba. Recuperata la corte del castello per eventi e feste

È di ieri la notizia che il castello di Medelana e il caseggiato agricolo che lo affianca sono stati liberati da rovi e sporcizia per poter accogliere a settembre la festa medievale.

E’ un piccolo-grande intervento che vuole invertire lo stato di abbandono in cui versa la bella frazione di Marzabotto, vivace fino agli anni ’50-’60,  attraente e accogliente lembo dell’Appennino, che si affaccia sul fiume Reno e guarda compiaciuto la cintura cittadina bolognese, in particolare l’inconfondibile santuario di San Luca.

Nella sua parte pianeggiante si accostava tutta la sua ricchezza ambientale, produttiva e turistica. Il Casamento, ricco complesso residenziale e agricolo, è stato un esempio di imprenditorialità appenninica, su esso  si affacciano la chiesa parrocchiale, il castello Mercatelli e la mitica trattoria Il Termine, meta regionale nel dopoguerra  per il suo notissimo ‘pollo alla creta’ e che ora resiste in modo caparbio quale faro di un mare che pare sempre al buio. Le sue crescentine, speciali per la sapiente cottura che le rendono particolarmente gradite al palato e digeribili, hanno il merito di tenere viva la tradizione e  rappresentare una storia plurisecolare che non si vuole interrompere. La famiglia Monari che la gestisce da sempre meriterebbe un grande  riconoscimento.

Il castello, probabilmente sorto sulla base di quello medievale, fu realizzato negli anni ’30 del secolo scorso.  L’ultimo proprietario, l’ing. Mercatelli, non avendo figli,  lo lasciò con testamento al Comune di Marzabotto.    

L’ente subito si trovò in difficoltà per l’impegnativo onere di gestione e tentò la vendita, non riuscita. Fu dato allora in gestione a una cooperativa che vi realizzò un ristorante, attivo a lungo con apprezzamento. Ma anche la cooperativa lo abbandonò.

Rimasto senza inquilino il castello divenne preda dei saccheggiatori che  lo spagliarono di tutto, persino del noto grande spiedo realizzato dallo stesso ingegner Mercatelli nella sua officina collocata nelle cantine. Pochi fortunati, l’ingegnere era notoriamente misantropo, hanno potuto assistere alla cottura della selvaggina al fuoco del grande focolare del castello, sul capace spiedo mosso da un meccanismo a orologio.  

Dopo la notte arriva sempre il giorno e la speranza è che questa bella nuova iniziativa accenda il fuoco della rinascita. Medelana è facilmente raggiungibile dalla città e ciò non è cosa da poco. Inoltre la rinascita sarebbe il più bel regalo per la famiglia Monari. 


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Potrebbe interessarci,quando sarebbe l'evento?
Carloacquario74@gmajl.ckm

Anonimo ha detto...

Si

Anonimo ha detto...

Io sono nata al termine di medelana 1943 ho passato in estate dai miei nonni ora è rimasto mio cugino franco gli mando un abbraccio