domenica 2 febbraio 2020

FINESTRE SULLA FILOSOFIA



di Marco Leoni

 


 MATTEO SAUDINO : 
La filosofia nasce dalla meraviglia di fronte al mondo


Cos’è la filosofia ? Ovviamente rispondere a questa domanda è molto difficile perché la domanda è complessa e di fronte a una domanda complessa le stesse risposte richiedono delle complessità da sviluppare, da articolare, da affrontare.
Che cos’è la filosofia ? Probabilmente alcuni di voi forse sapranno rispondere dopo aver visto molti autori, dopo aver studiato molti pensatori, dopo aver fatto un po’ di laboratori di filosofia.
Direi di iniziare dunque a darci una risposta parziale partendo ovviamente dall’etimologia della parola che in parte già conoscete.
Filosofia è una parola composta da filo e da sofia, filo significa
amare ma non soltanto un amore statico, un amore nel senso di
ricerca, amore nel senso di tensione, movimento, andare verso.
Cosa vuol dire ?
Vuol dire che l’amore verso il sapere, la sapienza implica un andare alla ricerca, un muoversi verso. Se ci pensate, la caratteristica dell’amore e degli innamorati è quella di andare verso ciò che si ama, l’innamorato va verso l’oggetto amato, la caratteristica dell’amore è ricercare la cosa Amata.
Se io amo un amico, e l’amicizia è una forma d’amore, voglio passarci del tempo insieme, se amo uno sport lo voglio praticare, se amo i miei genitori o i nonni voglio passare del tempo insieme a loro, se amo una ragazza o un ragazzo voglio stare con lui o con lei.
Dunque, amare vuol dire unirsi vuol dire stare insieme vuol dire andare alla ricerca, al contrario l’odio è esattamente l'opposto, cioè io rifuggo la cosa che odio.
Amore e odio hanno dunque con sé la Pulsione ad andare verso o la Repulsione cioè l’allontanarsi.
La filosofia, filo, è amore cioè ricerca anelito vuol dire tensione, andare verso, è movimento, ma verso che cosa ?
Seconda parola, sofia.
Sofia vuol dire in questo caso sapere, sapienza, conoscenza, saggezza, ma queste parole non sono tutte equivalenti, in particolare sapienza e saggezza hanno alcune diversità.
Il sapiente è colui che sa, io vado da un sapiente perché voglio bere alla fonte del suo sapere. Il sapiente mi darà conoscenze: sa, sa tutto, ha le conoscenze della matematica, della geometria, delle scienze mediche, ecc.... Il saggio è una persona che sa ma tendenzialmente è una persona che sa spesso consigliare rispetto i comportamenti di vita, il saggio è colui che sa vivere bene che sa compiere delle scelte: chiedo un consiglio a mio fratello più grande perchè penso che sia più saggio in quanto ha già affrontato queste situazioni o chiedo un consiglio a mia nonna a mio nonno, chiedo consiglio a una persona che io reputo saggia perché mi saprà indicare la strada da percorrere in quel determinato contesto.
Dunque la saggezza rimanda all’agire pratico: il saggio è colui che di fronte alle scelte, di fronte ad ogni contesto sa compiere la scelta giusta sa compiere dunque una scelta fra opzioni diverse, invece il sapiente è più legato al mondo teoretico, teorico della conoscenza, è colui che conosce.
La filosofia è l’amore per la conoscenza, conoscenza della verità, conoscenza del senso delle cose, del mondo, della natura, dell’essere umano ma anche conoscenza, saggezza, su come comportarsi.
La filosofia dal punto di vista etimologico significa dunque amore per il sapere, amore per la conoscenza. Questo atteggiamento è appunto dinamico, è un viaggio che uno inizia perché curioso.
Il motore della filosofia ovvero dell’amore per la ricerca, dell’amore per il sapere, dell’amore per la saggezza, il motore di tale viaggio di tale ricerca, di tale spinta è la curiosità.
Aristotele ci dirà che è la meraviglia, è la meraviglia che muove l’uomo alla conoscenza.
Provate a immaginare di essere nella vostra casa, aprite le finestre e vedete il mondo, le stelle, il sole, la luna, il cielo, gli alberi, la natura, il giorno, la notte, la vita, la morte. Cominciate a chiedervi che cos’è ? Perché ? Qual’è il senso del nascere del morire? Che cosa vi è nell’universo, come è nato , che cosa regola la Natura ?
La curiosità verso queste grandi questioni, la meraviglia che sorge dal guardare il mondo ci porta alla ricerca. Dunque la filosofia porta alla domanda e il cuore pulsante della filosofia è la domanda che sorge dalla Meraviglia.
Osservo il mondo, la nascita di un bambino di un cucciolo. Osservo il male, il dolore, la morte, osservo il cielo stellato, osservo l’alba, il tramonto e mi chiedo il senso di tutte queste cose, del nascere e morire dell’universo, delle stelle, mi chiedo il senso dell’amore, della felicità, del dover lavorare, del dover soffrire, dover obbedire a delle leggi o non dover obbedire.
Quando, incuriosito rispetto al mondo in cui vivo, mi pongo delle domande, ecco che lì nasce la filosofia.
La filosofia dunque è domanda. Da essa poi inizia la ricerca delle risposte, ma la filosofia, ragazze e ragazzi, non sarà mai la risposta, la filosofia è la domanda e le domande che l’umanità e le civiltà continuano a porsi, sono sempre le stesse: esiste Dio?, cos’è essere felici?, qual è il senso della vita? Altre ovviamente non ci sono più perché alcune risposte, soprattutto quelle di natura astronomica, astrofisica, scientifica, matematica ce le siamo date. Oggigiorno la narrazione scientifica ci dà alcune grandi certezze sull’universo, ma alcune altre risposte non ci sono.
Dunque le domande sono il motore mobile che mette in movimento la Filosofia,sono il motore della ricerca.
Dove c’è meraviglia c’è domanda, dove c’è domanda c’è filosofia, dunque la meraviglia genera la filosofia. Ma la filosofia è soltanto meraviglia e domanda? No, nasce con la meraviglia e la domanda, ma la filosofia è ancora qualcosa di più, la filosofia è tentativo di risposta.
Inizialmente le risposte alle grandi domande della vita sono state di natura mitica. Le civiltà uscite da condizioni primitive, quando hanno cominciato a sviluppare il linguaggio, la comunicazione verbale e hanno cominciato a organizzarsi in comunità hanno cominciato a porsi delle grandi domande e anche a darsi delle risposte. Le prime risposte sono tutte di natura mitica, sono dentro il mitos, dentro una narrazione fatta di racconti mitici, cioè di racconti che hanno a che fare con gli Dei, con una natura magica, hanno a che fare con le religioni, e dunque la spiritualità diventa quasi leggenda.
Tutte le civiltà, dai maia agli atzechi, dagli assiri babilonesi, a quella dell’India, della Cina del Giappone, dalle nordiche celtiche, alle civiltà greche e latine hanno narrato storie mitiche per dare una risposta a quelle curiosità dalla natura magica, divinità dei che si sono occupati di noi. Dio che ci ha generato, la creazione dal nulla o il governo delle cose sono risposte mitiche a delle domande tipo qual è il senso della vita, cosa c’è dopo la vita, che cos’è la morte. Tutte risposte mitiche.
La resurrezione, la reincarnazione, il nulla, tutta una serie di risposte mitiche. Ma quella non è la filosofia, quella è la curiosità umana che partorisce queste risposte. La filosofia nasce quando al mito, che non scompare dall’oggi al domani anzi continua a vivere al giorno d’oggi, subentrano e si affiancano risposte logico razionali.
La filosofia è risposta, ricerca logico razionale alle grandi domande che sorgono dalla meraviglia, la filosofia è domanda ma poi è ricerca di risposta a questa domanda. Ma questa risposta non sarà Odino, non sarà Zeus, non sarà il faraone divinizzato degli egizi, non saranno Adamo ed Eva, Dio che genera l’umanità ma saranno risposte logiche. Logos vuol dire razionali, logico razionali.
Quando al mitos subentra Il logos lì nasce la filosofia. La
filosofia è dunque ricerca razionale logica e critica di
senso, di senso della vita, di senso della natura che nasce
dalla meraviglia. "





1 commento:

Anonimo ha detto...

Con estrema semplicità oserei dire che la filosofia è anche la curiosità e il desiderio di conoscere del bambino che è in noi. E' la ricerca di una risposta alle più importanti domande che nascono dalla meraviglia e dall'amore verso la vita.