La
presentazione del volume illustrato per il centenario del
Campionissimo
Dal
Comune di Casalecchio di Reno
Fausto
Coppi nasceva il 15 settembre 1919 a Castellania (Alessandria):
pochi giorni dopo il compleanno di uno dei ciclisti più forti e più
amati di tutti i tempi, il giornalista Roberto Fiorini e
l'illustratore Claudio Pesci presentano il libro 1919-2019
Cento volte Coppi, da loro curato nel 2019 in occasione del
centenario del Campionissimo.
L'appuntamento è per domani, venerdì 20
settembre alle 18, in Casa della Conoscenza, per un
dibattito presentato dal giornalista e conduttore televisivo Alberto
Bortolotti.
A
discutere con i curatori saranno Giorgio Archetti, presidente
dell'associazione "Fortitudo per il sociale", Franco
Magli, presidente UISP Ciclismo Bologna, e Mauro Olivi,
deputato dal 1976 al 1987. Saranno presenti per l'Amministrazione
comunale il sindaco (e ciclista) Massimo Bosso, l'assessore
allo Sport Matteo Ruggeri e l'assessore alle Culture Simona
Pinelli.
1919-2019
Cento volte Coppi, realizzato in collaborazione con
l'Associazione "Fausto e Serse Coppi a Castellania",
include una prefazione del presidente del CONI Giovanni Malagò e
raccoglie decine di testimonianze di esperti, giornalisti, scrittori,
tifosi e sportivi: da Vasco Pratolini a Gianni Brera, da Fiorenzo
Magni a Jury Chechi – tra cui naturalmente non manca il rivale per
eccellenza di Coppi, Gino Bartali. Le 100 tavole illustrate
da Claudio Pesci per il volume consentono di rivivere con la forza
delle immagini le imprese del campione e la sua importanza per la
società italiana del dopoguerra.
La
presentazione è curata in collaborazione con Associazione "Fausto
e Serse Coppi a Castellania" e UISP Bologna; l'ingresso
è libero, ed è in programma la trasmissione in diretta
streaming sul canale YouTube di Casa della Conoscenza, nel quale
resterà successivamente disponibile la videoregistrazione.
Il
ricavato della vendita del volume sarà devoluto in beneficenza
a favore di Sportfund Fondazione per lo sport Onlus, che da 35
anni promuove lo sport come strumento di inclusione sociale delle
persone con disabilità, a rischio di devianza e in situazione di
difficoltà familiare.
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