In merito alla nota da noi pubblicata dal titolo:
'Batterio killer, altri due casi in Emilia-Romagna. Infezioni salgono a quattro, Procura di Reggio Emilia indaga, il cui testo riportava:
In
Emilia-Romagna salgono a quattro i casi accertati di infezione da
Mycobacterium chimaera: sono stati accertati altri due casi sospetti
emersi due settimane fa su pazienti operati a cuore aperto, come i
due precedenti, al Salus Hospital di Reggio Emilia. "Dei
quattro casi di infezione, tre sono decessi mentre un paziente è in
buona salute", spiega al Corriere di Bologna Maria Luisa Moro,
direttrice dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale.
"Stiamo
ancora lavorando per cercare di capire se ci sono stati altri casi
di infezione - prosegue -, analizzando la coorte di operati per
sostituzione delle valvole aortiche tra il 2010 e il 2017 che hanno
avuto un decesso per infezione". Si tratta di 134 casi che la
Regione sta esaminando su richiesta del ministero della Salute dopo
le morti in Veneto (sei, su 18 casi di infezione) e in
Emilia-Romagna e le inchieste aperte dalle Procure di Vicenza e
Reggio Emilia
ci
giunge la precisazione che volentieri riportiamo:
In
relazione alla nota stampa già inviata in data 21.11.2018 si precisa
che:
-
I due pazienti, già citati, sono stati operati al Salus Hospital fra
il 2011 e il 2015, erano affetti da polipatologie e sono stati
regolarmente dimessi dopo la verifica dell’adeguato stato di
salute. Il decesso si è quindi verificato dopo diversi anni e non
durante il ricovero.
Non
è a noi noto se i pazienti siano stati ricoverati presso altri
ospedali successivamente all’intervento cardiochirurgico condotto
al Salus Hospital e la segnalazione di contagio attualmente emersa.
Pertanto, vista la verifica ancora in corso delle oggettive e
ufficiali relazioni fra decesso e contagio, non è oggettivamente
possibile considerare riconosciuto il legame fra i due eventi.
-
Il terzo caso emerso nelle ultime ore si riferisce a un paziente che
è stato operato al Salus Hospital nel 2011, ed è deceduto nel 2015
e sul referto successivamente analizzato post mortem sarebbe emersa
una presenza di Mycobacterium chimaera. Anche in questo caso i legami
fra l’intervento, il contagio e il decesso sono attualmente in fase
di verifica.
-
Da ultimo, precisiamo che il quarto paziente di cui si parla è
attualmente vivo.
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