Domani
martedì 18 dicembre, alle 20,45, alla Casa per la
Pace la Filanda, incontro sul tema “Biafra mezzo secolo dopo
la guerra civile: una ferita ancora aperta”.
Sono
previsti gli interventi di Vittorio Pallotti e di Alessandro
Michelucci, giornalista e traduttore. Per l'occasione saranno
esposti alcuni manifesti originali dell'epoca sul tema e saranno
proiettati documenti e immagini.
La
guerra del Biafra (1967 – 1970) sfociò in un genocidio e in
una catastrofe umanitaria. Dimenticata da tutti, quella tragedia ha
lasciato una ferita profonda nella società nigeriana, sia in termini
politici che culturali. Negli ultimi anni, in un contesto geopolitico
completamente diverso, è riemerso il separatismo biafrano. E’
opportuno quindi riflettere sul filo rosso che lega l’eredità
della guerra civile ai fermenti politici più recenti, dove gioca un
ruolo importante l’affermazione del terrorismo islamico (Boko
Haram).
Vittorio
Pallotti. Nel 1968 e 1969 ha fatto parte della
segreteria del Comitato Nazionale per la Pace in Biafra. Dal 1979 al
1983 ha militato nella Lega per il Disarmo Unilaterale di Carlo
Cassola. Nel 1984 è stato co-fondatore dell’Associazione bolognese
“Antimilitarismo e Disobbedienza Nonviolenta – ADN. Nel 1993 ha
fondato il Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista
Internazionale. dal 2001 fa parte dell’Associazione Percorsi di
Pace che ha la sede nella Casa per la Pace. E’ stato anche
co-fondatore negli anni ’90 del Comitato promotore della Scuola di
Pace di Monte Sole (Marzabotto),
Alessandro
Michelucci, giornalista e traduttore, si occupa dei problemi
delle minoranze e dei popoli indigeni. Collabora a varie
pubblicazioni e dirige la rivista telematica “La causa dei popoli”
dedicata a questi temi.
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