lunedì 10 dicembre 2018

Sanità, addio al superticket per 1,2 milioni

Platea esenti sale a oltre 3 milioni. Bonaccini: "Manteniamo impegni"



Dal primo gennaio 2019 oltre 1,2 milioni di cittadini emiliano-romagnoli non pagheranno più il superticket su farmaci, visite ed esami. È l'effetto del provvedimento della Regione che sarà coperto con una manovra interna di 33 milioni di euro, frutto soprattutto dei risparmi della Centrale unica per gli acquisti della Pa.
"Noi facciamo ciò che altri promettono solamente", ha spiegato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, tirando in ballo le forze di Governo: "Ce lo possiamo permettere grazie ai conti in ordine e speriamo che questo serva anche a dare un impulso ai consumi, drammaticamente fermi secondo le ultime stime". Il superticket valeva fino a 4 euro per ogni confezione di medicine e fino a 10 per le prestazioni specialistiche. Addio al ticket base da 23 euro sulle prime visite specialistiche per famiglie con almeno due figli a carico. Le misure riguardano tutti i nuclei familiari con redditi fino a 100mila euro e porteranno a quasi 3,2 milioni di persone la platea esente dai pagamenti. (ANSA)

Alla notizia è seguito un comunicato del consigliere regionale Sensoli (M5S) con il quale sostiene:
Abolizione superticket, manovra elettorale. In realtà Bonaccini sta applicando tutte le nostre proposte,” e prosegue. “ Invece di accusare costantemente il Governo su qualsiasi cosa, Bonaccini dovrebbe spiegare perché per oltre 2 anni ha detto di no alla nostra richiesta di abolizione del superticket in Emilia-Romagna, nonostante ci fosse un chiaro mandato dell’Assemblea Legislativa proprio grazie all’approvazione di una risoluzione del MoVimento 5
Stelle. La verità è che lui, assieme al PD, ad utilizzare qualsiasi provvedimento come merce elettorale. E non è un caso che l’abolizione del superticket arrivi proprio nell’anno in cui si andrà a votare. Si tratta di un provvedimento che invocavamo da tempo e che a nostro avviso la Regione avrebbe dovuto applicare prima . 
Come abbiamo avuto modo di sottolineare già in passato è stato il MoVimento 5 Stelle a gennaio del 2016 a impegnare la Giunta ad abolire il superticket facendo approvare una sua risoluzione. Impegno che Bonaccini fino ad oggi non ha mai voluto prendere perché, sosteneva nelle risposte alle nostre sollecitazioni, c’era il rischio di ripercussioni sull’entità del fondo sanitario nazionale assegnato all’Emilia-Romagna. Oggi però, che al governo non c’è più il PD, tutta questa premura è magicamente scomparsa, anzi, si accusa il MoVimento 5 Stelle e il Governo di non averlo ancora fatto a livello nazionale, come se negli ultimi 10 anni al governo ci fosse stato il M5S. E le recenti dichiarazioni sulla possibile riapertura dei punti nascita della montagna, chiusi proprio da loro, ne sono la dimostrazione più lampante” conclude Raffaella Sensoli.

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