Ci si propone l'incontro tra anziani artigiani e giovani
apprendisti e al tempo stesso fornire un servizio ai cittadini.
L'Unione
dei Comuni dell'Appennino bolognese invia:
Si
chiama "La ciappineria" il nuovo servizio a Vado di Monzuno
pensato dall’Auser Bologna con il sostegno del Comune di Monzuno.
“Il ciappino” infatti nel gergo bolognese è un piccolo lavoro,
quasi sempre di natura manuale.
L'idea
è semplice: coloro che avessero la necessità di fare piccole
riparazioni o semplici interventi di falegnameria potranno rivolgersi
al laboratorio di modellismo della scuola secondaria di Vado
(ingresso in via IV Novembre 10). Qui tutti i mercoledì, dalle 15
alle 17, un artigiano volontario utilizzerà le strumentazioni – di
cui la scuola dispone a fini didattici nelle ore di lezione - per
fornire un servizio ai cittadini che avessero bisogno di piccoli
interventi, come risistemare la gamba di una sedia o la cornice di un
quadro. Il servizio è a offerta libera e il ricavato andrà a
finanziare le attività del laboratorio.
All’origine
del progetto c’è un bando proposto alcuni mesi fa dal Comune di
Monzuno che metteva a disposizione 1500 € per progetti delle
associazioni di volontariato operanti negli ambiti culturale,
turistico, sociale, ambientale. Il bando è stato vinto dall’Auser
Bologna che in collaborazione con l'associazione Arci-Baldo, il
Centro Sociale di Vado, l’Istituto comprensivo Vado-Monzuno ha
proposto e poi realizzato “La ciappineria”.
Lo
scopo non è tanto quello di far produrre ai ragazzi oggetti di tipo
artigianale, quanto piuttosto quello di consentire loro, attraverso
le metodologie del problem solving e
del problem posing, di scoprire le leggi e le regole
che permettono di imparare facendo.
L'iniziativa
è stata promossa dall'assessore alla scuola di Monzuno,
Lucia Dallolio, che spiega: «Abbiamo
fortemente voluto questo bando per l'assegnazione di contributi
economici a sostegno di iniziative a favore della collettività,
perché queste piccole iniziative possono attuare il principio di
sussidiarietà e migliorano la vita di comunità».
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