Le
piogge faranno sciogliere la neve e ingrosseranno il Reno, a rischio
anche le popolazioni a valle. La Protezione Civile: 'Stiamo lavorando
per tenere in sicurezza una frana che preoccupa'
Tecnici,
Protezione civile e Vigili del Fuoco ancora a lavoro per arginare il
fronte della frana alla
Maranina in località Vaina nel Comune di Gaggio Montano che si è
riattivata con il maltempo degli ultimi giorni.
Travolta
la vecchia strada Porrettana, che rimane chiusa, mentre
la SS64 è percorribile. Tutte le operazioni, effettuate con le
pale meccaniche, ora mirano
anche a mantenere libero il corso del fiume. Altre
abitazioni ancora isolate, sono raggiungibili solo con l'ausilio
di un mezzo anfibio in dotazione ai pompieri.
A
complicare le già difficili operazioni, la pioggia. Il fronte, largo
100 metri e lungo circa 700, ha già danneggiato cinque
abitazioni, con diverse persone sfollate.
"Siamo
in una situazione emergenziale - ha detto il
presidente dei volontari di Protezione Civile
di Gaggio Montano Lorenzo Tamarri - si lavora per tenere in sicurezza
una frana in movimento, che preoccupa. Dall'altra parte ci sono le
condizioni meteo, la pioggia e le temperature in rialzo faranno
sciogliere la neve, ingrossando il corso del fiume, mettendo quindi a
rischio sia il lavoro di contenimento che le popolazioni che vivono
più a valle. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe essere
necessario evacuare circa 200 persone".
Ieri
mattina, una famiglia è stata accolta alla "Battuta
Bianca", un
bene sequestrato alla criminalità organizzata e concessa dal Comune
ai Volontari di Protezione Civile di Gaggio.
Si
tratta di un fenomeno "storico": 22 anni fa distrusse un
tratto della strada statale Porrettana, si legge in una nota della
Protezione Civile, e due palazzine a ridosso del fiume Reno: "Si
è riattivata e preoccupa". Si muove alla velocità di
circa un metro al giorno e, oltre al fiume, minaccia anche la linea
ferroviaria. L’andamento del fenomeno è monitorato senza
sosta ma si teme per le condizioni meteo: la pioggia prevista per
questi giorni potrebbe peggiorare ulteriormente una situazione di per
sé già preoccupante.
Da Bologna Today
2 commenti:
Ma il genio militare non ha escavatori a supporto?
https://www.facebook.com/etvrete7/videos/1887753007963161/
Ma era attivo un monitoraggio da parte degli enti preposti? Tipo comune, Arpa o autorità di bacino..no perché qui ora tutti a dire che si sta facendo l'impossibile e a prendersela con la natura. Ricordo diverse comparsate del ministro dell'ambiente da queste parti. Al fine di?
Posta un commento