giovedì 1 marzo 2018

Emergenza neve, i sindaci della montagna chiedono aiuto alla Regione

In una lettera inviata ieri in Regione i comuni delle unioni dell’Appennino bolognese, del Savena-Idice e del Reno Lavino Samoggia chiedono un incontro urgente in Regione perché la neve sta mettendo a rischio i bilanci comunali

Romano Franchi, presidente dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese, chiede un incontro urgente con i vertici regionali anche a nome dell’Unione dei comuni Savena-Idice e dell’Unione dei comuni Reno Lavino Samoggia che hanno deciso di presentare una comunicazione univoca visto che i temi sono condivisibili. Le spese legate al maltempo stanno superando quanto i comuni avevano previsto, anche perché questa stagione sarà ricordata per essere stata molto “clemente” con la la pianura e aver colpito duramente i rilievi sopra i 500/600 metri.
Le difficili condizioni meteorologiche, ben oltre le consuetudini, hanno infatti messo in difficoltà un territorio già abituato a convivere con il freddo e la neve: una nevicata straordinaria a novembre, che ha costretto i comuni a pulire le strade oltre che dalla neve anche da ramaglie, vegetazione, foglie e provvedere al taglio di piante pericolanti; poi un vento senza precedenti a inizio dicembre che ha scoperchiato case e capannoni; infine questo febbraio e inizio marzo che sta costringendo agli straordinari i mezzi spalaneve a disposizione degli enti locali.
Senza contare che i sindaci sono stati in prima linea nell’assistere la popolazione colpita dalle interruzioni ai servizi elettrici e idrici (che per fortuna in questi ultimi giorni sono stati molto limitati).
La situazione idrogeologica si è aggravata” rilevano i sindaci “nuove frane si sono mosse e altre minacciano i nostri territori. Anche il gelo siberiano di questi ultimi giorni ci ha costretti a prevedere ulteriori straordinari per i nostri operatori che garantiscono la viabilità, senza contare che appena la neve si scioglierà dovremo fare i conti con il dissesto del fondo stradale e, come detto, le frane”. Si ricorda poi come le elezioni previste in inverno non consentono ai comuni di tirare il fiato, perché “garantire il diritto di voto vuol dire anche non risparmiare nemmeno un euro per garantire la pulizia di strade e marciapiedi da neve e ghiaccio”.
I comuni chiederanno pertanto che la Regione Emilia-Romagna si attivi per stanziare fondi di emergenza che mettano in salvo la programmazione economica 2018, che altrimenti avrebbero grosse difficoltà a gestire, per garantire i conti.
I nostri concittadini sono abituati a tirarsi su le maniche e darsi da fare senza lamentarsi troppo, però a questo punto l’orgoglio non basta più” si conclude “abbiamo davvero bisogno del sostegno di tutta la popolazione regionale, anche e soprattutto di quella che per fortuna non ha conosciuto queste difficoltà. Quest’estate per fortuna la popolazione emiliano-romagnola soffrirà meno la siccità che in passato, ma se vogliamo preservare il territorio e frenare lo spopolamento dobbiamo fare qualcosa di concreto per sostenere le popolazioni che lo custodiscono”.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il sindaco Romano Franchi pensa a pulire i marciapiedi dalla neve quando potrebbe imporne la pulizia ai vari condomini. Ma sulle strade di montagna, dove la pulizia dalla neve viene fatta in modo molto approssimativo, non sarebbe opportuno spargere il sale per consentire ai residenti di scendere senza rompersi l'osso del collo ? E domenica 4 marzo verrà consentito ai residenti di recarsi al seggio, oppure saranno pulite solo le strade dei votanti SICURI a sinistra ?

Anonimo ha detto...

_perché la neve sta mettendo a rischio i bilanci comunali_

La Regione ER non può fare politiche che producano ulteriore disavanzo, c’è il vincolo esterno, c’è il limite di deficit al 3%, c’è il pareggio di bilancio, c’è il debito pubblico altissimo, ci sono gli interessi da pagare sui titoli di Stato per comprare l’€, c’è la delocalizzazione del lavoro,…..
tutte grandi conquiste dei governanti italici.
È questo ha messo in crisi i bilanci comunali, altro che la neve.