lunedì 3 ottobre 2016

Il Nas: 420 esercizi pubblici controllati, sequestrate 40 tonnellate di alimenti non conformi, segnalate alle i autorità giudiziaria 95 persone, disposta la chiusura di 13 esercizi.


Il comando dei CARABINIERI – NAS di Bologna informa:

Sono stati  intensificati sulla riviera emiliano-romagnola controlli esercizi pubblici nel periodo estivo: 420 esercizi pubblici controllati; sequestrate circa 40 tonnellate di alimenti non conformi, privi di etichettatura e tracciabilità; segnalate alle competenti autorità giudiziaria e amministrativa 95 persone; disposta la chiusura di 13 esercizi del valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro.

I Carabinieri del NAS di Bologna, nell’ambito dei controlli sulla sicurezza alimentare, hanno intensificato, nella stagione estiva, le attività di vigilanza e controllo nei settori della ristorazione anche al fine di contrastare l’eventuale sussistenza di attività fraudolente. Nel corso dell’attività che ha interessato, oltre alla provincia di Bologna, l’intera riviera emiliano romagnola, con i territori delle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, sono stati effettuati numerosi controlli presso ristoranti, pizzerie, bar, esercizi di ristorazione etnica, gelaterie, stabilimenti balneari, camping, villaggi turistici e campeggi. Gli oltre 400 controlli operati hanno consentito di sequestrare complessivamente circa 40 tonnellate di alimenti non idonei al consumo e privi di qualunque forma di tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare, per un valore complessivo di oltre 250.000 euro. Sono state segnalate alle competenti autorità giudiziarie 17 persone, mentre 78 persone sono state segnalate in via amministrativa per carenze igienico sanitarie e possesso di alimenti in cattivo stato di conservazione ai sensi della Legge 283/1962. Sono state contestate violazioni amministrative per un ammontare complessivo pari a circa 200.000 euro.
In provincia di Bologna sono state denunciate alla autorità giudiziaria 5 operatori per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e per commercio di alimenti riportanti etichette contraffatte. Sono state sospese nr. 6 attività di ristorazione e bar per carenze igienico – sanitarie, sono state elevate sanzioni amministrative nei confronti di 31 operatori per un importo di 70.000 euro circa e sottoposte a sequestro 6 tonnellate di alimenti scaduti di validità e privi delle informazioni relative alla tracciabilità.
In provincia di Forli’- Cesena sono state denunciate alla autorità giudiziaria 3 operatori per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, venivano sospese le attività di nr. 4 esercizi di ristorazione e negozi di generi alimentari seguito carenze igienico – sanitarie, venivano sottoposti a sequestro 8 tonnellate di alimenti scaduti di validità e privi delle informazioni riguardanti la tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare, nonché elevate sanzioni amministrative nei confronti di 14 operatori per un importo pari a 50.000 euro.

In provincia di Rimini veniva deferito alla autorità giudiziaria il titolare di un esercizio alberghiero per detenzione di alimenti in precarie condizioni igienico – sanitarie e in cattivo stato di conservazione, con relativa chiusura dell’attività. Sono 4 complessivamente le persone deferite in s.l., mentre sono state elevate sanzioni amministrative nei confronti di 14 esercenti per un importo pari a 60.000 euro e sottoposti a sequestro 12 tonnellate di alimenti.
In provincia di Ravenna è stata sospesa una attività di ristorazione per detenzione ai fini della somministrazione di alimenti a base di pesce crudo che non venivano sottoposti a previsti trattamenti di bonifica. Sono state deferite in s.l. 3 persone, elevate sanzioni amministrative nei confronti di 10 operatori per un importo pari a 40.000 euro e sottoposte a sequestro 8 tonnellate di alimenti non conformi.
In provincia di Ferrara sono state denunciate alla autorità giudiziaria 2 operatori per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, veniva sospesa l’attività di 1 esercizio di ristorazione a seguito di carenze igienico – sanitarie, venivano sottoposti a sequestro 6 tonnellate di alimenti scaduti di validità e privi delle informazioni riguardanti la tracciabilità ai fini della sicurezza alimentare, nonché elevate sanzioni amministrative nei confronti di 9 operatori per un importo pari a 30.000 euro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Basta privacy. Nome degli esercizi! La gente deve poter stare alla larga da questi delinquenti che meritano solo di fallire

Anonimo ha detto...

Blog inutile. Utile però per prendere i fondi.... Frank

francesco ha detto...

Si infatti, non si capisce che senso ha la notizia se poi non si fa un servizio di interesse comune e salvaguardia della salute citando i locali e gli esercizi coinvolti. Incredibile. In fondo nomi e cognomi vengono fatti quotidianamente per notizie meno gravi e senza eventuali conseguenze verso gli altri. Mah... Fabbriani, pubblica i nomi ed il servizio offerto sarà completo ed efficace.