venerdì 13 maggio 2016

Viabilità. Bologna vuol risalire la china.

Non tralasciando di valutare i risultati di sondaggi rilevati su un campione significativo di bolognesi intervistato sulle priorità su cui indirizzare la futura attività socio – politica provinciale, sono stati analizzati alla festa dell'Unità di Sasso Marconi la situazione attuale e il progetto futuro della viabilità cittadina con particolare attenzione a quelli di vallata. I sondaggi rilevano che il 47,1 % degli intervistati indica nella salvaguardia dell'ambiente la priorità dell'orientamento amministrativo futuro, il 42.9% la realizzazione di una mobilità adeguata alle esigenze e il 30 % lo sviluppo economico. A questi dati se ne aggiunge un altro schiacciante: solo il 7 % degli intervistati trova sufficiente l'attuale proposta di mobilità.
Sono stati illustrati inoltre gli obiettivi strategici da mettere in atto anche perchè richiesti dalle disposizioni europee, tra cui quello che entro il 2020 Bologna conta di diminuire dal 30 al 25 %  il traffico privato a favore di quello pubblico. E' stato rilevato inoltre che il 50 % degli spostamenti non riguardano la mobilità interna della provincia, ma è di transito. Per il 2030 il calo dei transiti privati dovrà essere del 20 % e il gas serra , meno 40 %.

Ciò comporta che servizio ferroviario metropolitano dovrà incrementare la propria offerta anche sotto il profilo qualitativo. Si punta a ripristinare tratte del tram cittadino per il quale è già stata individuata la linea che collega la stazione alla fiera. Per la gomma, all'abbandono del progetto 'passante nord' seguirà l'allargamento della tangenziale di una corsia per senso di marcia, come pure dell'autostrada al suo interno. Il transito avverrà per la maggior parte del tracciato in galleria, con benefici apprezzabili ambientali poiché ciò consentirà il trattamento delle emmissioni da combustione di idrocarburi. Quest'ultimo particolare è stato sottolineato con interesse dal direttore dell'agenzia regionale mobilità, Bruno Ginocchini, che ha riferito come sarà possibile ricavare da questa opera, sopra la galleria, un interessante tracciato ambientale capace di ospitare gli amanti del trekking , esperienza che egli stesso sperimenta già a San Lazzaro di Savena,. Ha poi annunciato novità per migliorare e facilitare l'uso dell'offerta di trasporto pubblico con la generalizzazione della biglietteria elettronica sia per il treno sia per l'autobus. Ha rimarcato inoltre come sarebbe opportuno travasare fondi previsti per la 'gomma' destinandoli al 'ferro'. “ La Regione riceve dall'autostrada un miliardo l'anno. Qualcosa potrebbe essere tirato fuori, destinandone parte alla ferrovia”, ha detto. Problema, quello della ferrovia, che è emerso come particolarmente delicato.

L'assessore del Comune di Sasso Marconi, Renzo Corti, ha riferito che entro giugno 2017 sarà finito il nuovo casello autostradale di Borgonuovo. Ciò alleggerirà, secondo le previsioni, in modo sensibile il traffico in transito all'interno di Casalecchio di Reno. Il costo dell'opera è di circa 8 milioni di euro. Sarà dotato di due piste in ingresso e due in uscita utilizzabili con il solo telepass e di efficaci opere di mitigazione ambientale. Anche il famigerato 'giro dell'oca' che appesantisce l'ingresso nella nuova Porrettana per chi viene dalla valle del Setta, sarà risolto entro l'anno in corso.

Il sindaco di Casalecchio, Massimo Bosso, ha messo in risalto come l'organizzazione politico-amministrativa della città metropolitana non sia ancora decollata. L'ente dovrà dare una progettualità di vasta area di cui si sente la necessità. Si è poi detto preoccupato perchè non si capisce se 'ferrovie' vuole veramente investire sia sulla linea Porrettana, sia sulla linea Vignola. “ Il casello di Borgonuovo darà certamente mano”, egli ha detto. “Ma una possibile soluzione all'attraversamento di Casalecchio di Reno lo darà il prolungamento della nuova Porrettana fino alla tangenziale. Opera per cui sono già dispinibili 159 milioni.” Il sindaco ha poi precisato che sono in corso incontri che potrebbero sbloccare l'avvio dell'intervento.

Il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti ha posto invece l'accento sui tempi biblici che richiede l'approvazione di un opera pubblica, tempi tali da portare spesso un intervento a essere realizzato quando ormai non risponde più alle necessità di mobilità. Ha poi auspicato che il tema viabilità e trasporti venga trattato e gestito in un ambito territoriale più ampio di quello rappresentato dai Comuni.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tante promesse e finora solo delusioni.

Basta chiacchere !

Unknown ha detto...

E il prolungamento della porrettana fra Pontecchio m. e Casalecchio?

Anonimo ha detto...

x anonimo 22:27
Chiedilo ai commentatori dell'articolo "A fine giugno il progetto preliminare del passante.....del 13/5/2016