Ermanno
Pavesi, Assessore alla Cultura del Comune di Monzuno, informa:
Gli
studenti del Conservatorio G. Rossini di Pesaro delle classi
d’Organo e del corso di Musicologia saranno a Bologna per tre
giorni alla scoperta del patrimonio organistico della Valle del
Savena e del Lavino.
Inizieranno
il loro tour domani, giovedì 19 maggio, con la visita agli
organi di Sabbioni,
Scascoli,
Anconella a Loiano e Madonna dei Boschi a Monghidoro; la mattina si
terrà una lezione-concerto presso l’organo di Sabbioni per gli
alunni dell’Istituto
Comprensivo di Loiano-Monghidoro; la sera alle ore 21 nella chiesa
del Santuario di Madonna dei Boschi si concluderà col
concerto-saggio degli studenti organisti che suoneranno lo strumento
del XVII secolo ospitato dal santuario.
Venerdì
20 maggio saranno visitati gli organi di Monte San Giovanni e
Brigola; la mattina si terrà una lezione-concerto presso Monte San
Pietro per gli alunni dell’Istituto Comprensivo; la sera alle ore
21 nella chiesa di Brigola è previsto il concerto-saggio degli
studenti organisti e quello del “Nuovo Nonetto della Banda Bignardi
di Monzuno”.
La
mattina di sabato 21 maggio gli studenti partiranno alla volta di
Bologna e, prima di rientrare a Pesaro, visiteranno l’Accademia
Filarmonica e la Basilica di San Petronio, conoscendo da vicino i
preziosi strumenti conservati nelle due prestigiose sedi.
Il
progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione degli
Assessorati alla Cultura del Comune di Loiano e Monzuno, degli
Istituti Comprensivi di Monte San Pietro e Loiano-Monghidoro, i
parroci e le comunità parrocchiali, i Frati Francescani
dell’Immacolata di Madonna dei Boschi, l’Associazione
Arsarmonica, il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro, Emilbanca,
l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese.
“Gli
antichi organi che costellano in maniera capillare il territorio
appenninico sono un patrimonio storico meraviglioso – spiega
Ida
Zanini della Associazione Arsarmonica
che cura l’iniziativa -
appartengono alle chiese ma sono sempre frutto di una scelta di una
comunità, grande o piccola, per fare sentire la propria presenza. Ma
gli organi, come qualsiasi altro strumento, hanno bisogno di fare
sentire la loro voce per ricordare la loro presenza e segnare anche
con la musica le tracce della civiltà del nostro territorio. Anzi,
gli organi occorre “andarli a trovare” là dove sono, per capire
come essi si connettano ai luoghi”.
Il
progetto nasce con l’intento di far conoscere ai giovani studenti
marchigiani alcuni organi storici dell’Appennino bolognese e
prevede visite guidate e lezioni sugli strumenti antichi
dell’Appennino;
la peculiarità tuttavia è data dalla presenza di saggi rivolti al
pubblico e lezioni-concerto per le scuole del territorio.
In questo modo si attua uno scambio tra visitatori marchigiani e
studenti e residenti emiliani che si rendono consapevoli non solo
della musica ma anche della ricchezza dei luoghi nei quali vivono e
studiano. Ogni concerto è infatti anticipato da una guida
all’ascolto a cura degli allievi musicologi.
Nessun commento:
Posta un commento