I preparativi |
Il trasferimento si rese necessario per dare all'immagine, ricoverata fin dal '200 in un santuario ricavato nella' pancia' della Rupe divenuto insicuro, una dimora adeguata. I devoti, incoraggiati da un bel arcobaleno che saliva dalla valle del Setta, hanno sfidato la pioggia e hanno riaccompagnato ancora una volta l'immagine sacra dall'edicola ai piedi della grande Rupe fino al santuario del Borgo. Il passo è stato cadenzato anche dal suono delle campane.
Per la prima volta, dopo una lunga interruzione, Sasso Marconi ha il vanto di avere una formazione di propri campanari. Al maestro Roberto Tubertini, si aggiungono Enzo Palmieri, Mirco Nivazzi e Giovanni Nivazzi. Riserva Davide Palmieri. Il gruppo dopo un anno di prova, ha esordito l'anno scorso in occasione dell'arrivo a Sasso Marconi della Madonna di Boccadirio.
Il
quartetto ieri sera ha dato un saggio della propria preparazione con
un concerto di classici 'doppi bolognesi' che ha preceduto la
processione. Ha rimarcato ritmicamente le fase salienti della
funzione religiosa e ha salutato l'arrivo della processione in piazza
con un festoso suono di campane.
Campane
che provengono dal campanile della chiesa di Castello. Due frutto di
una fusione del 1739 e due del 1820. Il duetto più giovane rimpiazzò
probabilmente quelle requisite dall'esercito napoleonico per
fonderle e realizzare 'cannoni'.
3 commenti:
L'arcobaleno, proprio in quel momento, che emozione ! Forse un "Segno"?
L ennesima leccata ai don di sasso?
NON si capisce quale sia la leccata ....l'anonimo si spieghi meglio se sà quello che scrive. In ogni caso sarà Madonna a leggere il suo cuore.
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