Domani,
mercoledì 18 maggio, alle 21,15, nella Sala mostre Renato Giorgi a
Sasso Marconi, la Compagnia
I DELIRICI presenta 'SONO UN DISSIPATORE DI ME' Buchi nella sabbia di
Ernesto Ragazzoni: un’ora
di letteratura irriverente e scanzonata tratta dalle indimenticabili
pagine poetiche di Ernesto Ragazzoni. Sullo sfondo la storia d’Italia
alla fine dell’ottocento, accompagnata dalle canzoni "al
borotalco" di Riccardo del Turco .
Ernesto Regazzoni. Appassionato di letteratura, lavora in banca , ma già nel 1891 pubblica i primi racconti. Trasferitosi a Torino, è impiegato delle ferrovie ma continua la sua attività letteraria, collaborando ai periodici «La Farfalla» e «La Gazzetta Letteraria», e al quotidiano «La Stampa», conoscendo gli scrittori Guido Gozzano e Francesco Pastonchi. Affascinato da Nietzsche, ne assorbì la critica alla civiltà moderna e l'esaltazione dell'individuo libero dalle convenzioni «borghesi», insieme a concezioni teosofiche e occultistiche, costruendosi un complesso di confuse ideologie anarchiche che espresse negli articoli del bisettimanale monarchico la «Gazzetta di Novara», di cui era diventato direttore nel 1901.
Licenziato
dalla proprietà del settimanale per i suoi attacchi alla «buona
società» novarese, tornò a «La Stampa», divenendone
corrispondente estero: nel 1904 fu a Parigi, poi a Londra e poi
ancora, dal 1912 al 1918 ancora a Parigi. Tornato in Italia, passò
al «Resto del Carlino» di Bologna e nel 1919 al «Tempo» di Roma.
Morì di cirrosi epatica a Torino il 5 gennaio 1920 e fu sepolto a
Piossasco. Eugenio Montale liquidò il valore della sua opera poetica
avvicinandolo a quello del Prode
Anselmo di Giovanni Visconti
Venosta.
Il Comune di Torino gli ha dedicato una via, nella zona del Parco Colletta
Il Comune di Torino gli ha dedicato una via, nella zona del Parco Colletta
L'ingresso
è libero.
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