giovedì 5 maggio 2016

Legge 'truffa' ? Alleva : " la Giunta regionale pur di premiare i suoi fedelissimi ha voluto approvare un emendamento foriero di futuri guai.

Di Piergiovanni Alleva
capogruppo regionale l'Altra Emilia - Romagna 

Questa mattina l'Assemblea regionale si è trovata di fronte ad una proposta di riforma legislativa proveniente dal Pd quanto mai equivoca ed opaca che suscita la più grave perplessità in ordine a possibili finalità clientelari.
Le leggi regionali consentono infatti di assumere a tempo determinato personale di fiducia per le cosiddette strutture speciali ossia per compiti di immediata collaborazione con organismi politico - istituzionali.
A questo personale viene applicato da sempre il contratto collettivo degli enti locali il quale presuppone per la fascia superiore D il possesso della laurea ovviamente richiesta anche per la categoria dirigenziale.
La proposta del Pd è finalizzata a  svincolare l'inquadramento in una certa categoria, che non può prescindere dal titolo di studio, dal trattamento economico ipotizzando che il lavoratore svolga comunque, indipendentemente dalla categoria alla quale lo destinerebbe il suo titolo di studio, mansioni più alte e pregiate.
Al limite potrebbe trattarsi anche di compensi di livello dirigenziale sui 90 mila euro annui.
La giustificazione data dal Pd e sospetta di ipocrisia è che in questo modo si potrebbe dare la giusta retribuzione a chi la merita indipendentemente dal titolo di studio. Non si comprende peraltro quale sarebbe  la scala delle mansioni e delle qualifiche quando si tratti appunto di attività di collaborazione politica che nessun contratto collettivo colloca in ordine gerarchico.
Delle due l'una allora: o la Regione riesce nell'impresa mai realizzata di ordinare tra loro mansioni di collaborazione politica su una scala di valori e di qualità oppure tutto ciò significa semplicemente la possibilità per i vertici politici di premiare con stipendi molto ricchi i loro fedelissimi, in spregio al buon senso che imporrebbe di pensare anzitutto a quelli che il capogruppo del Pd ha definito in aula  "i più deboli" e che non sono di certo quei  fedelissimi bensì i tanti sottoccupati, disoccupati, cassintegrati o lavoratori normali il cui contratto collettivo è bloccato da ormai sette anni. Vedremo l'applicazione di questa opaca decisione da parte dell'Assemblea regionale ma tutto lascia pensare che le cose non fileranno lisce.





2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella porcheria! Il PD ha preso tutto il peggio dei vecchi "padroni", con in piu' l'ipocrisia di dichiararsi di sinistra.

Anonimo ha detto...

Tempo fa inviai un messaggio in cui evidenziavo lo stipendio di questo Consigliere Regionale.

Il messaggio non fu pubblicato.

Che dire? Nello stipendificio-vitalizificio regionale litigano per spartirsi le fette di torta più grandi e la chiamano "politica".

Alle ultime elezioni regionali ha votato una minima parte dell'elettorato, manifestando così il proprio rigetto per i candidati, eppure questi continuano imperterriti a gestire i loro interessi di casta.