Di Valerio
Giusti
Comitato per la Ferrovia
Porrettana
Ieri, venerdì 28 novembre
qualcosa si è rotto, questa volta pare un passaggio a livello, ed è cominciata
la sequenza delle soppressioni e di infiniti ritardi alcuni, addirittura, di
oltre 60 minuti. Ma non è un evento isolato: tutta la settimana è stata un
susseguirsi di ignobili disservizi con ripetute soppressioni e ritardi anche di
90 minuti concentrati negli orari di maggior affluenza di lavoratori e studenti.
La ferrovia ha ancora una volta
dimostrato la sua fragilità e la sua inaffidabilità. Una fragilità dovuta,
spesso, alla rottura delle attrezzature di servizio, alle frequenti avarie di treni
a cui non viene effettuata la necessaria manutenzione, spesso inadatti alla
nostra linea di montagna con tante, forse troppe, fermate in una linea
quasi completamente mono-binario in cui RFI toglie i punti di incrocio
necessari alla sopravvivenza delle tracce orarie (Casalecchio storica e Vergato
per esempio).
Le avarie sono sempre più
frequenti e dannose come è capitato il 17 novembre scorso , quando un treno si
è fermato lungo la linea bloccando la circolazione.
Il risultato è una serie di
ritardi quotidiani più o meno consistenti che avvelenano le giornate dei
pendolari e provocano danni patrimoniali e personali non monetizzabili aldilà
delle beffarde e inconsistenti statistiche sbandierate dagli operatori
ferroviari.
Tutto ciò avviene nell’indifferenza
generale della politica (impegnata a fare i suoi giochini di potere) e delle
imprese ferroviarie (che mirano solo al risparmio immediato, al profitto dell’alta
velocità e non hanno una politica di manutenzione e investimenti credibile).
Ma ciò che risulta più inconcepibile
è l’atteggiamento rinunciatario della Regione Emilia che paga 9/10 €/Km +IVA
per avere un servizio pessimo e omette di fare sentire il proprio peso di
committente su Trenitalia che, di fatto, può continuare ad avvelenarci le giornate
quasi impunita (contrattualmente).
Il Governo, invece, pensa al
trasporto ferroviario pendolare solo per tagliare i fondi da dirottare sull’alta
velocità, evitando di riconoscere, per miopia politica, che si tratta di un servizio
essenziale per il tessuto economico.
Solo i pendolari (e il Comitato)
continuano da anni, quasi petulanti, a ripetere denunce e proteste
completamente inascoltate.
Provate a visitare il gruppo
facebook del Comitato per avere un’idea di quello che succede quotidianamente.
Tutti auspicano che le istituzioni abbiano un sussulto e decidano di compiere
il proprio dovere politico ed aziendale, cambiando atteggiamento e strategie.
Non serve a nessuno concentrare
tutte le risorse in roboanti celebrazioni che stonano enormemente in una
situazione di tracollo e disastro quotidiano.
5 commenti:
provate a chiedere agli ex ferrovieri auper protetti(che ancora viaggiano gratis) cosa ne pensano di questa situazione.Risponderebbero come rispondevano 40 anni fà.NON SIETE MAI CONTENTI.Vero caro sig.GIUFFRIDA assieme ad una lunga fila di ev ferrovieri.saluti
INVECE DI MODERNIZZARE E RENDERE PIU' EFFICENTE LA LINEA I NOSTRI POLITICI (anche locali !!!!!!!!!!)PENSANO SOLO A RUBARE
E NOI DA VERI GRULLI ANCORA LI VOTIAMO!!!!!!!
dove c'è sviluppo si investono risorse
http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2014/11/30/al-via-il-raddoppio-su-parma-la-spezia_f2f1ab66-8e47-47af-bc05-688d3dab8ee8.html
altrove si fanno sottopassi e si demoliscono binari. per quale sviluppo?
http://vergatonews24.it/2014/04/06/stazione-fs-inaugurati-il-parcheggio-e-il-sottopassaggio/
e comunque abbiamo i treni che da bologna a marzabotto viaggiano vuoti.
ma intanto bisogna vedere la trave dei ritardi e delle soppressioni degli altri treni.
Come se quelli vuoti da bologna a marzabotto sono bighe.
caro sarchiapone fai nomi o non hai i coglioni per fare i nomi di chi ruba
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